«Acqua: mentre qui si parla di sprechi,in Africa donne e bambini precorrono in media 6 chilometri per arrivare a un pozzo, magari inquinato» spiega Anna Lisa Sordi, referente del Movimento per la Lotta contro la Fame nel Mondo. Per questo il MLFM, insieme a Lodi Solidale e Clap (Comitato Lodigiano per l'Acqua Potabile) ha deciso di organizzare un evento per sensibilizzare la cittadinanza su un problema di cui tutti sono responsabili. Domenica mattina ci sarà un breve corteo, una reinterpretazione locale della marcia "The world walks for water", perché, nel via vai di gente che caratterizza la domenica lodigiana, tutti si rendano conto del problema.Partendo alle 10 dall'acquedotto di via Dante, la marcia simbolica portando un secchio attraverserà i giardini per arrivare in piazza della Vittoria, e verrà seguita, martedì 22 marzo al bar Move di Corso Mazzini, da una serata di letture e piccole rappresentazioni artistiche sull'argomento, in collaborazione con il Laboratorio degli Archetipi.Forse risparmiare qualche litro d'acqua non ne porterà di più ai popoli africani, ma è una questione di dignità, di correttezza nei confronti di chi è nato in una situazione svantaggiata.Basta cambiare il filtro del lavandino, per esempio, per risparmiare quel poco d'acqua che forse non servirà a dissetare un bambino del Chad, ma rappresenta il simbolo di come il mondo intero ha capito che i beni essenziali non sono una proprietà di nessuno, ma sono un diritto di tutti.Se tutti si faranno portatori di questo ideale, allora forse qualcosa inizierà a cambiare; se tutti capiranno che "l'oro blu" serve per sopravvivere, allora forse anche le organizzazioni internazionali capiranno che, quando si parla di diritti dell'uomo, si fa riferimento a questo prima di tutto.
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