CORRUZIONE Inchiesta della procura di Piacenza, adesso tremano i palazzi della politica GUARDA IL VIDEO

Gli sviluppi dell’indagine che vede coinvolte anche delle imprese lodigiane

L’inchiesta della Procura della Repubblica di Piacenza sul giro di mazzette e appalti pilotati nel Piacentino, che vede coinvolte anche imprese che hanno sede nel Lodigiano, potrebbe portare nelle prossime ore a nuovi sviluppi. Gli inquirenti infatti sono al lavoro su altri filoni d’indagine, come anticipato ieri dal Procuratore Grazia Pradella e dai sostituti Matteo Centini ed Emilio Pisante in conferenza stampa. E a tremare potrebbero essere di nuovo i palazzi della politica. Al vaglio della Procura c’è «un’ipotesi di corruzione regionale» ha precisato la procuratrice Pradella, mentre è stata raccolta «la prova di corruzione nell’elezione di uno dei comuni interessati e altre amministrazioni comunali sono indagate ma non sono state richieste al momento misure».

Il lavoro degli inquirenti ha preso il via dall’incendio di una pala meccanica di uno dei due imprenditori “dominus” del sistema di corruzione e mazzette. Intercettando la presunta persona offesa, ovvero l’impresario che ha subito il rogo e che si era rivelato reticente, gli inquirenti sono risaliti all’imprenditore principale, «il “sole” attorno cui girava tutto il sistema corruttivo».

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