Caro direttore, la candidatura di Lorenzo Guerini al ruolo di Parlamentare ha sollevato consensi ma anche obiezioni, motivate, queste ultime, dal suo abbandono (obbligatorio per legge) del ruolo di Sindaco.Se da una parte si deve condividere il principio che è bene portare a scadenza naturale l’impegno che si è preso nei confronti dei cittadini, dall’altra ritengo che questa occasione rappresenti un’eccezione: farla passare, avrebbe significato perdere una opportunità importante.Anche sulla scorta della mia esperienza passata, devo dire, infatti,che è fondamentale avere un riferimento a Roma: una persona del Lodigiano, che conosca “da dentro” il territorio, le sue problematiche, i suoi progetti.A dimostrazione di ciò e solo quale esempio, ricordo che nel tentativo di far sbloccare i fondi e di avviare l’appalto e i lavori di costruzione della tangenziale sud di Lodi con il secondo ponte sull’Adda, arrivammo (proprio Guerini ed io) a incontrare direttamente il ministro Enrico Letta ed, in un’altra occasione, il sottosegretario Bargone: incontri che ci furono procurati dal senatore Piatti, allora Parlamentare a Roma.Di fatto, vennero confermati e resi disponibili i fondi, poi appaltati i lavori ed infine completata l’opera.Per onestà devo dire che sulla questione “secondo ponte” diede una mano importante anche il senatore Bucci, soprattutto in relazione alle sue conoscenze all’interno di Anas. Egli si adoperò efficacemente per appianare i diversi ostacoli che inevitabilmente si presentarono nel corso dei lavori.E, successivamente, il senatore Piatti fu costante ed attivo attore anche nei numerosi incontri presso il ministero per la questione Polenghi; la vicenda finì poi male per la truffa colossale e occulta che vi era alla radice, ma ciò non toglie che Piatti, si spese molto, assieme a sindacati, rappresentanze dei lavoratori ed enti territoriali, per cercare soluzioni ad una vicenda che , a quel tempo, metteva in discussione il lavoro di centinaia di persone.Tutto ciò per dire che il nostro territorio deve essere rappresentato a Roma, particolarmente in un momento in cui il territorio stesso rischia di perdere una autonoma capacità di decisione e programmazione; credo infatti che la “questione Provincia”, ora temporaneamente accantonata, sia destinata a tornare a galla, con effetti negativi per il lodigiano.E credo anche che la nostra rappresentanza a Roma, debba necessariamente essere espressa, come dicevo all’inizio, da un lodigiano. Non a caso, negli esempi che ho fatto, ho potuto citare Piatti, lodigiano autentico, e Bucci, lodigiano di adozione per via della sua attività lavorativa. Non ho potuto, viceversa, citare altri parlamentari di quel tempo, eletti nel Lodigiano ma “paracadutati dall’esterno”: di essi non ricordo particolari attività o iniziative a favore del territorio.Sui piatti della bilancia, per valutare la candidatura di Guerini, occorre allora mettere, da una parte, i problemi che possono ingenerarsi con un periodo di commissariamento del Comune di Lodi, e, dall’altra, i contenuti e il significato di avere un rappresentante del Lodigiano a Roma.Non credo, francamente, che un periodo breve di commissariamento, quale quello che ci sta davanti, possa produrre particolari danni: molte opere ed iniziative sono già avviate e non si fermeranno, i programmi esistono; ed entro pochi mesi una nuova amministrazione potrà riprogrammare,se lo vorrà e secondo le proprie idee, lo sviluppo della città.Ma inoltre (ed entro in una valutazione più personale, sostenuta da una conoscenza via via accresciutasi negli anni che abbiamo passato in un lavoro collaborativo e parallelo fra Provincia e Comune di Lodi) credo davvero che Guerini abbia tutte le caratteristiche e le capacità per sostenere il ruolo che avrà davanti fra pochi mesi.Altri autorevoli candidati avrebbe potuto esprimere il centro sinistra lodigiano, a partire dal segretario provinciale, che sta svolgendo un encomiabile lavoro nel Partito democratico.Ma se il senso di responsabilità ci impone di indicare la persona più adatta nel ruolo di parlamentare, allora mi sento di dire che il Lodigiano ha scelto la persona giusta.Non sono solo le sue caratteristiche personali a farmi dire questo; innegabilmente, Guerini ha eccellenti capacità di relazione, di competenza, di serietà; ha senso politico e competenza amministrativa.Ma in più, in questi anni, proprio facendo leva su queste sue caratteristiche, Guerini ha implementato e ampliato conoscenze a tutti i livelli politici e amministrativi; anche ai più alti.Così oggi, non solo Guerini conosce persone “importanti e in alti ruoli decisionali”, ma anche queste persone conoscono lui e lo considerano. Sembrerebbe una ovvietà, ciò che ho appena detto: ma non lo è, se ci si pensa bene.Scelta giusta, quindi, a mio parere. Scelta che sarà produttiva par l’intera comunità lodigiana. Scelta che, credo, sarà confortata da un grande consenso elettorale.Guerini partirà per Roma portando, nella valigia la nostra gratitudine per il lavoro compiuto sul territorio in tutti questi anni, e il nostro mandato a rappresentare il Lodigiano con serietà,impegno e competenza.Ci contiamo. E sono sicuro che i risultati corrisponderanno a queste aspettative.
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