Caro direttore, innanzitutto devo esprimere a te ed a tutti i tuoi collaboratori un grazie di cuore per l’impegno fin qui profuso nel rendere pubblico tutto ciò che avviene nel Lodigiano, fra cui, negli ultimi giorni, il progetto di realizzare sull’Adda, da parte di un privato, una diga per la produzione di energia elettrica. Progetto che se “il Cittadino” non avesse reso noto (potrei dire meno male che “il Cittadino” c’è...), si sarebbe trattato dell’ennesima iniziativa di cui la gente si sarebbe accorta a lavori iniziati.Volutamente non entro nel merito del progetto, nè voglio esprimere opinioni sull’opportunità e la compatibilità di una simile iniziativa, perchè già l’hanno fatto figure di elevato spessore culturale, politico ed ambientale quali l’assessore provinciale Nancy Capezzera, Luca Canova (consigliere provinciale di minoranza), Roberto Tantardini (vice sindaco di Caselle Landi).Però ritengo che un intervento che di fatto stravolge il già precario equilibrio ambientale del nostro territorio meritava e necessitava, perlomeno per dovere morale e politico, la massima diffusione, il coinvolgimento e la condivisione. Purtroppo, però, l’iniziativa di realizzazione dell’impianto serve solo ad apportare ulteriore linfa economica ai proponenti e non. Serve perlomeno a migliorare le condizioni economiche e sociali di chi vive in questa parte del Lodigiano. Viene spontaneo chiedersi e chiedere il motivo della reticenza da parte del presidente della Provincia di Lodi avvocato Pietro Foroni, del suo assessore dott.ssa Elena Maiocchi e del sindaco di Castelnuovo Bocca d’Adda prof. Fabrizio Lucchini a confrontarsi pubblicamente con i cittadini. È però paradossale che la sola disponibilità al confronto con la cittadinanza sia stata espressa da chi intende realizzare l’impianto ossia il commendator Antonio Biancardi!Preoccupante è anche il silenzio della politica (dov’è finita la supremazia della politica sulle scelte strategiche che riguardano il territorio?) che non ha ancora assunto, per lo più in una fase elettorale, posizioni in merito sia al progetto che alla elaborazione e approvazione di un piano di utilizzo delle acque pubbliche a scopi idroelettrici.Voglio invece chiedere al presidente della Provincia Pietro Foroni ed all’assessore Maiocchi se hanno perlomeno valutato, nei due anni di giacenza dell’istanza in Provincia, che tanti altri privati, in grado di finanziare analoghe iniziative, potevano presentare progetti di sbarrare i fiumi per interessi privati! Così, dopo il paesaggio groviera per le cave, degli impianti fotovoltaici a terra e del biogas, potrebbe realizzarsi quello delle dighe e dei piloni.Non era forse il caso e giuridicamente compatibile respingere l’istanza per l’assenza di un piano dighe/centrali idroelettriche sui corsi d’acqua del Lodigiano! O ancora una volta si attende che i buoi siano fuggiti per chiudere le stalle?In attesa che finalmente le Istituzioni si facciano carico, per dovere politico e morale, di confrontarsi con la gente, chido ai candidati in lizza per le elezioni di Camera, Senato, Regione Lombardia, se un progetto di simile portata merita un loro interesse e l’assunzione, non di promesse, ma di impegni sinceri.Infine, ho fatto fatica e faccio fatica a capire dove voleva parare, nella nota pubblicata su “il Cittadino” nei giorni scorsi, il Sig. Enrico Brunetti. Probabilmente ha confuso e visionato luoghi diversi da quelli interessati dalla diga. Siccome credo nella sua buona fede mi rendo disponibile, sbarre permettendo, ad un sopralluogo.Grato per la cortese disponibilità cordialmente saluto.
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