Inceneritore, a Casale nuova assemblea. Intanto Parmesani fa marcia indietro

Marcia indietro dell'amministrazione comunale: il sindaco dice no all'impianto della Elcon. La battaglia iniziata e spinta dal «Cittadino» nell'ultimo mese comincia a produrre risultati: dopo l'avvio di un Comitato cittadino contro l'impianto, che sarà istituito questa sera al teatro dei Cappuccini, dopo il no della Lega Nord provinciale, oggi arriva anche il disco rosso del comune di Casale.«C'è una presa di posizione condivisa da parte dei partiti politici di maggioranza e dell'amministrazione comunale di opporsi a questo tipo di insediamento, e conseguentemente si metteranno in atto tutte le azioni necessarie, a tutti i livelli possibili, per arrivare alla non installazione dell'impianto sul territorio comunale di Casale». Con questa scarna affermazione rilasciata nel corso di una conferenza stampa, il sindaco Flavio Parmesani ha annunciato il cambio di rotta dell'amministrazione e della maggioranza a proposito del progetto di insediamento dell'impianto di trattamento rifiuti della società israeliana Elcon alle porte di Casale, nell'area Lever. All'annuncio erano presenti i segretari dei partiti di maggioranza, Giovanni Bruschi della Lega, Francesco Pesatori del Pdl e Pietro Pea dell'Udc. «Non c'è nessun cambio di rotta - ha commentato Francesco Pesatori -. Questo è piuttosto l'arrivo di un percorso che abbiamo iniziato quando il progetto è stato presentato, e che ha contemplato un'analisi tecnica e una valutazione politica, senza le quali sarebbe stato impossibile dare un giudizio sereno. Oggi diamo quel giudizio nella massima tranquillità e serenità, sapendo peraltro che, se non chiude la vicenda, mette un punto fermo molto importante».

Ore 23 - Il teatro dei Cappuccini fa il pieno di partecipanti per la seconda assemblea pubblica del Comitato cittadino contro l’impianto che la società Israeliana Elcon vuole insediare nell’area Lever alle porte di Casale: dopo il pienone registrato una settimana fa al salone delle Acli, anche ieri sera i cittadini hanno risposto in modo significativo all’appello dei promotori di questa iniziativa, e le presenze sono andate di nuovo oltre quota 300. La discussione si è focalizzata di nuovo sulle principali caratteristiche tecniche, riprese testualmente dal progetto depositato in Regione Lombardia, sulla tipologia di emissioni nell’aria e quindi sui dubbi irrisolti. La parola è andata quindi all’avvocato Alessandro Concordati, che ha cercato di spiegare l’iter del procedimento amministrativo in corso e le possibilità del Comitato per ostacolare il progetto.

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