Qualche giorno fa uno studente confidava ad un educatore dopo un votaccio, credo in matematica: “Adesso vado a casa e la faccio finita…”. Il solito sfogo post compito in classe andato male, direte voi. Secondo me c’è di più, c’è la sensazione che si vada perdendo il linguaggio delle emozioni autentiche, c’è la sensazione la vita si riduca ad uno spettacolo che si può concludere solo con il colpo di scena finale, con il brivido da ricercare ad ogni costo.Mi piacerebbe recuperare l’alfabeto semplice delle relazioni personali; vorrei, per una volta, andare oltre i messaggi postumi di facebook perché potessimo guardarci negli occhi, avendo il coraggio di ascoltare il suono delle nostre voci, anche di quelle fuori dal coro.“Forte come la morte è l’amore”, così ci suggerisce un libro della Bibbia che si chiama Cantico dei Cantici; se volete andatevelo a leggere, troverete, facendovi aiutare, che la passione non è nemica della vita e l’amore, quello vero, è un sentimento che dona la speranza, un sentimento forte, un sentimento per cuori grandi e coraggiosi.Non perdete la speranza, non perdetela mai, abbiate desideri esigenti, non accontentatevi di obiettivi di piccolo cabotaggio oppure di miraggi inconcludenti; prendete tra le mani la vostra vita e datele una direzione.Non pensate mai di farla finita perché… C’è di più, c’è sempre qualcuno che vi sta aspettando, c’è sempre qualcuno da amare.
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