Propongo volentieri qualche breve osservazione sull’anniversario della elezione di Jorge Mario Bergoglio a vescovo di Roma e Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica.Credo sia innanzitutto necessario ringraziare il Signore per l’amorevole provvidenza con cui, ancora una volta, ha condotto il cammino della Chiesa, nei momenti difficili di questi mesi, dopo l’11 febbraio 2013. Continueremo a ringraziare il Signore e a chiedergli provvidenza e vicinanza per il Papa e per tutta la Chiesa. Per il resto faccio mie le riflessioni pubblicate in questi giorni, con particolare riferimento a quanto dice il segretario Mons. Xuereb: Papa Francesco viene sentito da tutti come il “parroco del mondo”, come il missionario che parla con tutti per far conoscere il Vangelo, come colui che vede nei poveri e nei malati “il corpo sofferente di Cristo”, che prega e lavora con grande determinazione per il bene della Chiesa.Un dono, quello di Papa Francesco, che consente di sentire come rivolte a ciascuno di noi le parole e le attenzioni proposte per tutti.Noi di Lodi possiamo e dobbiamo ringraziare Papa Francesco anche per le parole di incoraggiamento che ci ha rivolte (al vescovo, al seminario, ai fedeli) durante l’udienza nel pellegrinaggio diocesano del 4 settembre, nel ricordo di don Enrico Pozzoli, il prete salesiano di Senna Lodigiana, che lo ha battezzato e lo ha molto aiutato spiritualmente negli anni giovanili di Buenos Aires.Ringraziamo il Signore dunque, preghiamo quotidianamente per il Papa e testimoniamo con gioia il nostro attaccamento al successore di Pietro, assicurandogli ascolto e obbedienza nella nostra vita e nel nostro servizio pastorale.
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