
Cronaca / Alto Lodigiano
Venerdì 28 Agosto 2020
L’erba ha invaso le aree incolte, dove le zanzare sono padrone assolute
Dopo il caso di West Nile, il municipio ha predisposto un piano d’intervento
Troppe aree incolte a Zelo. Il Comune ha recensito almeno cinque luoghi in stato di incuria o abbandono, che potrebbero diventare ricettacoli di zanzare e altri animali (a Zelo è stato registrato un contagio da West Nile).
Nei prossimi giorni saranno eseguiti dei controlli da parte della polizia locale che - in caso di mancata manutenzione - ordinerà una serie di interventi e, in caso di mancato adempimento, scatteranno le sanzioni che vanno da un minimo di 155 euro a 624 euro.
Uno dei punti più problematici è rappresentato dalla vasca di contenimento della Cittadella del commercio: una voragine scoperta, da erba altissima. «Sin da subito avevamo fatto presenti le nostre perplessità circa tale opera - spiega l’assessore Sergio Groppaldi -. In precedenza, non c’era neppure la recinzione che abbiamo preteso fosse posizionata. Restano le problematiche legate alla manutenzione di quest’area, che diventa un acquitrino in caso di pioggia, l’habitat ideale per insetti e zanzare proprio a ridosso delle abitazioni di via Agello». La manutenzione è a carico dell’operatore privato che dovrebbe garantire una pulizia costante del bacino.
In centro paese, ci sono anche molte cascine e anche case abbandonate. A ridosso della piazza Italia si trovano le antiche case coloniche di via Lombardia e così in via XXV Aprile. «Qui la situazione è molto grave, perché all’interno delle strutture si è formata una foresta, mentre in alcuni casi le mura esterne sono ricoperte da piante rampicanti - afferma Groppaldi -. Parliamo di edifici fatiscenti, dove spesso si verificano cedimenti e pericolose cadute di detriti sulla pubblica via. La proprietà degli immobili, in questo caso, è di un fondo di investimenti». Dall’altra parte della strada, accanto alla nuova residenza Mirò, i residenti sono assediati dagli insetti proveniente da una distesa incolta su un’ampia area verde che era di proprietà dell’ospedale maggiore.
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