Aggressione, un’altra complice

Spunta una terza donna nel brutto fatto di cronaca avvenuto la settimana scorsa in via delle Rose a Castiglione d’Adda. Caterina Cipolla, l’84enne aggredita nella sua abitazione da due sconosciute, si trova ancora ricoverata all’ospedale San Raffaele di Milano, sta meglio e col passare dei giorni aggiunge particolari alla ricostruzione della vicenda.

«Il mattino si è presentata a casa sua una donna che le ha chiesto se poteva farle le asole di una giacca - racconta il nipote Aronne -. Mia zia le ha dato appuntamento alle 15, ma il pomeriggio sono arrivate da lei altre due. In casa c’era anche una signora che aveva portato a mia zia dei pantaloni e che le ha viste». Mentre le complici aggredivano e derubavano l’anziana, probabilmente la terza della banda è rimasta in macchina ad aspettarle. Eppure nessuno in paese riesce a ricordare di aver visto una vettura in strada o nelle vicinanze con una persona sospetta al volante intorno a quell’ora.

Un elemento che invece potrebbe aiutare gli investigatori nelle indagini.

Da quel terribile giorno i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Codogno con i colleghi della stazione di Castiglione e la polizia locale non hanno smesso di lavorare al caso, e in paese è forte la speranza che si arrivi presto a una svolta.

Intanto, Caterina sta lentamente riprendendo le forze, anche se ci vorranno almeno tre o quattro mesi prima che possa rimettersi in piedi. «Stiamo aspettando che arrivi uno speciale tutore e che venga trasferita all’ospedale di Lodi - spiega Aronne -. Quando verrà dimessa in ogni caso non potrà per un po’ di tempo tornare a vivere da sola e pensiamo di ospitarla». In seguito all’agguato, la donna ha riportato la frattura delle costole e un taglio alla testa, oltre a lividi su tutto il viso e alle mani.

Per colpirla le ladre hanno usato un bastone c con una bottiglia l’hanno ferita al capo. Poi si sono messe a rovistare in tutte le stanze buttando all’aria armadi e cassetti. Senza però riuscire a trovare niente. Il nipote stesso, infatti, ha verificato che il denaro e l’oro della zia sono rimasti dov’erano.

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