Inaugurata a Bertonico la statua in memoria di Lorenzo Mola. Ieri pomeriggio una folla di giovani e adulti si è radunata lungo la ciclabile per la Colombina, dove è stata collocata una statua a forma di bicicletta per ricordare il giovane ciclista di Bertonico mancato a Ferragosto del 2011, mentre si trovava a Jesolo in vacanza con gli amici. «Senza memoria non c’è futuro - ha dichiarato monsignor Claudio Paganini della parrocchia Buon Pastore di Brescia e delegato vescovile per la pastorale degli sportivi - e questi ragazzi che oggi guardano questa pietra su cui è posta una bicicletta stilizzata in ferro danno memoria al futuro: da oggi chi passerà lungo questo percorso, penserà a Lorenzo, ricordando che la vita è un continuo rincorrere traguardi». Impegno, fatica, sacrificio, rischio, ma soprattutto passione: questi i valori sottolineati da monsignor Paganini, facendo dello sport la metafora della vita. Presente anche il parroco don Luca Anelli e il maresciallo della stazione dei carabinieri di Castiglione Giuseppe Casolaro. Visibilmente emozionati, i coniugi Mola, Ilde e Marco, hanno tolto il velo azzurro, lasciando che gli applausi ricoprissero la statua: base in marmo bianco della Val Passiria (Trentino) e bicicletta in un acciaio trattato color bronzo; un progetto a cura dell’ architetto Giuseppe Rossi di Terranova. «Lorenzo ha avuto un destino crudele - ha spiegato papà Marco - ma io non voglio ricordarlo come un eroe, come un martire, io voglio ricordarlo come un ragazzo semplice insieme a quella che era la sua passione, lo sport, il ciclismo». Tanti gli sportivi presenti alla cerimonia, in particolare il team Lorenzo Mola Pedale. Anche la pioggia ieri ha voluto dare un po’ di tregua, per lasciare che il sole riscaldasse un evento che lo stesso Marco Mola ha definito «difficile, intimo» nel ricordare la scomparsa di un giovane della comunità di Bertonico.
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