Cronaca / Basso Lodigiano
Venerdì 08 Luglio 2011
Biogas, taglio del nastro col ministro
Saverio Romano sarà all’inaugurazione del nuovo impianto
Lunedì sarà tagliato il nastro all’impianto di biogas di Brembio Energie, sorto al confine tra Brembio e Ossago: saranno presenti tra gli altri il ministro all’agricoltura Saverio Romano, il prefetto di Lodi Peg Strano Materia e l’assessore all’agricoltura della Provincia di Lodi Matteo Boneschi, oltre a rappresentanti della Regione e alle autorità locali.
L’impianto è unico per tipologia in tutta Italia: consente produzione di biogas da biomasse (trinciato di mais, triticale di frumento e segale, sorgo e reflui animali) per far funzionare un motore in grado di generare 999 kw di elettricità, permette il recupero dell’acqua utilizzata per il raffreddamento dell’impianto nelle coltivazioni aeroponiche di pomodori in serra, prevede il recupero totale dell’azoto dai residui di biomasse per la concimazione delle serre. Il digestore dell’impianto funzionerà consumando 120 mila quintali di biomasse l’anno miscelati ai reflui di circa 6 o 7mila suini e 300 bovini da latte, consentendo l’abbattimento dell’azoto immesso a terra secondo quanto previsto dall’Unione europea. L’intero impianto sorge su un’area di oltre 60mila metri quadrati, di cui 14mila occupati dalle serre.
L’iniziativa è promossa dalla società Brembio Energie, in cui partecipano cinque agricoltori brembiesi, la società veneta Bioelettra che ha realizzato l’impianto e la società Power Venture che ha fornito il motore. L’investimento, che ha goduto anche di finanziamenti regionali, si aggira sui 10 milioni di euro. «Ormai tutto è pronto e non vediamo l’ora di partire - dice Antonio Andena, presidente di Brembio Energie -. Lunedì ci sarà l’inaugurazione, mentre la produzione di energia elettrica dovrebbe cominciare tra 15 o 20 giorni, una volta che tutto sarà a posto, che si sarà accumulato il quantitativo necessario di gas e quindi si potrà accendere il motore».
Le biomasse hanno cominciato a entrare nel digestore già da una ventina di giorni, ma saranno necessarie ancora almeno un paio di settimane prima dell’accensione del motore, il momento nel quale comincerà la vera e propria produzione di energia elettrica. Anche le stesse serre cominciano a funzionare, con 6mila piantine di pomodoro che sono già state insediate proprio per valutare l’impianto. A regime saranno 38mila e daranno lavoro a circa 30 o 35 persone, dedicate alla raccolta e all’impacchettamento dei pomodori. Le prime assunzioni dovrebbero arrivare in autunno.
Molto soddisfatto il sindaco Giuseppe Sozzi, che spinse molto l’iniziativa sul nascere prevedendo persino una partecipazione pubblica del comune di Brembio, poi tramontata per le maggiori possibilità riservate a un soggetto privato. «Come amministrazione abbiamo sempre guardato con grande interesse a questa proposta perché risolve diversi problemi all’agricoltura, consente di non sprecare nulla di energia e produzioni e perché può portare un po’ di posti di lavoro sul territorio».
Andrea Bagatta
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