Ladri negli uffici della sottostazione Terna di San Rocco al Porto. Non cercavano rame questa volta, ma avevano già infilato in una borsa i computer utilizzati dal personale del colosso dell’energia, i malviventi che domenica sera si sono introdotti nell’edificio di località Contesse.
Intorno alle 22.30 è scattato l’allarme dello stabile e l’arrivo dei carabinieri della stazione di Guardamiglio li ha costretti alla fuga. Vedendo arrivare le pattuglie, i banditi hanno dovuto lasciare i monitor e le unità centrali dei pc già pronti da portar via, mentre hanno preso una cassetta di attrezzi e un paio di scarpe da lavoro. Roba di nessun valore, che getta un’ombra di mistero sui motivi dell’incursione. Molto diversa da quella dello scorso giugno, quando sparirono i pluviali e i canali in rame della palazzina a due piani, e così pure dal raid del gennaio 2012, allorché ignoti sfilarono i cavi in “oro rosso” dai tombini.
Stavolta invece si sono divertiti a fare “dispetti”: sparpagliando in giro per il piazzale i flaconi di detersivo utilizzati dal personale delle pulizie e mettendo a soqquadro letteralmente gli spogliatoi. Senza un motivo apparente. Ugualmente oscuro è come siano arrivati a località Contesse: per entrare nell’area hanno abbattuto un paletto in cemento della recinzione, sono saltati all’interno e hanno forzato la porta d’ingresso.
Quindi, si sono messi a rovistare negli uffici, fino a che non hanno avvistato i fari delle “gazzelle” tagliare il buio e sono corsi fuori. La sottostazione smista l’energia elettrica della centrale di Piacenza sul Po, sette elettrodotti in ingresso e quattordici in uscita per un totale di 63 chilometri di linea ad alta tensione. Il parco fotovoltaico da 4 megawatt si trova a 200 metri in linea d’aria dall’Autostrada del Sole, è non è escluso che i complici avessero lasciato l’auto in una piazzola di sosta in A1.
Per questo, alle ricerche proseguite tutta la notte, si sono affiancati ai carabinieri delle stazioni di Guardamiglio e Maleo e dell’aliquota radiomobile di Codogno, anche gli uomini della polizia stradale. Ma non è stata ritrovata nessuna vettura sospetta. La segnalazione è stata diramata poi a una pattuglia della guardia di finanzia in servizio.
Rintracciare i ladri però è stato impossibile, con il favore del buio si sono infrattati in qualche angolo nelle campagne e hanno atteso che ritornasse la calma prima di uscire allo scoperto e levarsi di torno. Le telecamere di videosorveglianza che presidiano l’area e sono collegate al centro operativo di sicurezza a Roma, hanno immortalato quattro uomini. Distinguerne il volto però è un’impresa. Tengono i berretti calati e camminano a testa bassa, poi spariscono e si perde ogni loro traccia.
Laura Gozzini
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