Blocco dei tir a Casale e a Terranova: adesso a farne le spese è Castiglione. Ieri mattina è entrata in vigore l’ordinanza che vieta ai mezzi pesanti sopra le 12 tonnellate di transitare lungo la strada provinciale 213, nel centro abitato di Terranova: una decisione assunta dal sindaco di Terranova Roberto Depoli, col nulla osta della Provincia di Lodi, a fronte del blocco dei tir pari o superiori alle 7,5 tonnellate sul tratto urbano della via Emilia, imposto dal sindaco di Casale Gianfranco Concordati da oltre un anno e che aveva dirottato il traffico pesante principalmente su Terranova. Ora su Castiglione.
In 15 minuti, dalle 10 alle 10.15 di ieri, in un orario che non è “di punta”, sono passati lungo la strada provinciale 26 a Castiglione 9 mezzi pesanti di diverse dimensioni, fra momenti di “stanca” e passaggi improvvisi di due o tre bisonti della strada in fila. Ma le stime fatte dal sindaco Alfredo Ferrari, insieme al comandante della Polizia Locale Angelo Bertolotti, alla rotonda d’innesto fra strada provinciale 22 e strada provinciale 26 e all’ingresso per la località cascina Rovedara, parlano di 15 tir ogni 15 minuti negli orari di punta (dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 18): una media che spazia dai 50 ai 60 mezzi pesanti all’ora nelle fasce orarie più calde, contro un passaggio di tir stimato fra le 10 e le 15 unità all’ora fino al solo blocco di Casale.
«Il traffico è aumentato – ha confermato il sindaco Ferrari -, dalla strada provinciale 591 alla località Rovedaro è il doppio di quanto segnalato prima; continueremo anche domani (oggi per chi legge, ndr) ad effettuare i monitoraggi con la Polizia Locale, in vista della riunione richiesta dal Comune di Castiglione alla Prefettura di Lodi, fissata per il 18 marzo . ha continuato -: io voglio un confronto sereno che porti a individuare le soluzioni migliori, a partire da un presupposto, ossia che non si può fare lo scaricabarile, Casale scarica il traffico sugli altri, Terranova chiude e lo scarica solo su Castiglione, a questo punto noi dovremmo fare un’ordinanza e scaricare tutto su Camairago e Cavacurta». Ferrari è andato oltre: «Io credo ci voglia una pianificazione condivisa al problema del traffico di Casale che non può risolvere i problemi a colpi di rinnovi di ordinanze, riversando tutto su Castiglione che oltretutto è un paese in cui sono pressoché assenti aziende che comportando il transito di mezzi pesanti».
E proprio a Casale Ferrari ha ribadito il concetto. «Siamo stati disponibili finora, convinti che in questi mesi i problemi della città si sarebbero risolti, ma sia chiaro: se il sindaco Concordati deciderà a fine ottobre 2016 di rinnovare ancora l’ordinanza, Castiglione impugnerà quell’ordinanza al Tar».
Intanto ieri a Terranova il divieto è stato rispettato, salvo qualche caso di autotrasportatori “impreparati” all’ordinanza.
Fra i tir in transito a Castiglione sono inclusi anche i mezzi che abitualmente transitano lungo quell’asse, così come sono esclusi però i tir autorizzati a passare per Casale “in deroga” all’ordinanza per raggiungere determinate aziende.
© RIPRODUZIONE RISERVATA