Si sta battendo anche la pista della droga, di un regolamento di conti tra spacciatori milanesi attivi anche nel Sudmilano e nel Lodigiano, ma non c’è stato alcun riconoscimento ufficiale, sulla base del dna, della vittima: questo il quadro che fanno gli inquirenti sul “mistero” del cadavere fatto a pezzi abbandonato tra il 30 e il 31 marzo scorsi sulla rive del Lambro a Orio Litta. Elementi indiziari hanno portato a ipotizzare che la vittima sia un 21enne arrivato da poco dal Marocco, secondo l’autopsia la lesione mortale, prima dello scempio del cadavere, era stata la stilettata perforante al torace, che ha forato un polmone. E un giovane recentemente arrestato per droga avrebbe riferito di aver avuto a che fare con un coetaneo poi misteriosamente “sparito”. Ma le indagini, delicate e complesse, sono ancora in corso anche su altre piste. E gli investigatori chiedono riserbo per non compromettere l’arresto dei “macellai”.
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