(ore 13.00) Mistero a Milano sulle motivazioni che hanno spinto Elcon a chiedere la sospensione della procedura di via. È terminato da pochi minuti l’incontro fra il consigliere regionale del Pd Fabrizio Santantonio, i tecnici del comitato Casale respira e il dottor Filippo Dadone, responsabile regionale della proceduta. Alle 20.49 di ieri la società Eidos ha trasmesso un fax in Regione per conto di Elcon, chiedendo «la sospensione del procedimento che si sarebbe dovuto avviare con l’indizione della conferenza di servizi del 20 settembre».«Ancora una volta le anomalie negli atti, le scelte non spiegate di Elcon, dimostrano la mancanza di legame dell’azienda con il territorio su cui si vorrebbe insediare - spiega Roberto Ferrari del comitato Casale respira - e a questo proposito abbiamo chiesto alla regione di verificare le motivazioni di sospensione e di valutare l’archiviazione definitiva della procedura».
(ore 12) I manifestanti sono in trepida attesa. Fabrizio Santantonio e una delegazione di cittadini sono a colloquio nel palazzo della Lombardia con funzionario regionale che si occupa della pratica Elcon.
(ore 11.15) Conto alla rovescia per il comitato, che dovrebbe partecipare con una sua delegazione a un incontro con il funzionario regionale che segue la pratica Elcon. La riunione è stata chiesta dal consigliere regionale Pd Fabrizio Santantonio. L’obiettivo è capire a che gioco si sta giocando. Il timore è che questa sospensiva assomigli all’archiviazione di luglio. «Sembra un’altra mossa finalizzata a smaltire la tensione e calare l’attenzione sul caso - affonda l'ex vice sindaco di Casale Roberto Ferrari - ma se è così, la prossima volta siamo già pronti ad arrivare con due pullman, non uno. Non molliamo». Secco anche il commento del segretario del Pd locale e consigliere comunale Federico Moro: «La Elcon deve chiudere la procedura e non sospenderla. Serve un chiarimento in consiglio comunale, per sapere quali sono i prossimi passi che questa amministrazione intende fare. Era importante che oggi il sindaco fosse qui: le istituzioni devono stare in prima fila».
(ore 11) Il comitato Casale respira blocca la strada di fronte a piazzale Città di Lombardia. «Dov’e gibelli? Fuori!» è l’urlo dei manifestanti, che insistono: «L’inceneritore può essere un tumore anche per te assessore». Immediato l’intervento delle forze dell’ordine per sgomberare la strada.
(ore 10.45) «La salute non si compra, si difende!». Sono arrabbiato, scatenati, determinati i cittadini di Casale arrivati in piazzale Lombardia a Milano per protestare contro l’inceneritore Elcon. Oltre i 50 militanti arrivati col pullman di Casale respira, a Milano ci sono altri 30 attivisti pronti a manifestare. Oltre ai cittadini, un folto gruppo di rappresentanti del Pd cittadino e provinciale, oltre a socialisti, e Partito comunista dei lavoratori. Presenti alla battaglia anche Anpi, Anppia, un gruppo di studenti dell’Itis, l’associazione Donne in circolo e giocatori della Cappuccini calcio.La tensione sale minuto dopo minuto. Partono i cori: «Fuori Gibelli!» urlano i cittadini. Oltre al vicepresidente (lodigiano) della Regione il comitato coinvolge nella su protesta i politici locali, dal presidente della Provincia Pietro Foroni, al sindaco di Casale Flavio Parmesani: «Dov’è il Comune? E Foroni dov’è?».
(ore 10.30) La richiesta di sospensione della procedura di valutazione d’impatto ambientale da parte della Elcon è stata trasmessa via posta elettronica dalla Regione al comune di Casale questa mattina poco prima delle 9. Subito dopo è stata accompagnata da una telefonata che ha raggiunto il primo cittadino Flavio Parmesani mentre in auto, con l’assessore all’ambiente Giuseppe Agello e il tecnico comunale Francesco Ciossani, si stava già dirigendo a Milano per la seduta di apertura della conferenza di servizi. «La comunicazione è stata ricevuta questa mattina alle 9, e subito ho avvisato il presidente del comitato Casale Respira Simone Peviani - spiega il sindaco di Casale Flavio Parmesani -. Non è vero che il comune sapesse già ieri sera di questa richiesta della Elcon, e addirittura ieri mi trovavo fuori Casale, in altra località, per tutto il giorno. A quanto mi è stato spiegato dalla Regione, ieri in tarda serata è stato trasmesso un fax dalla Eidos, la società di consulenza della Elcon, con la richiesta di sospensione. I tecnici l’hanno visionato stamattina e ci hanno subito contattato in via informale per annullare la seduta della conferenza di servizi prevista per oggi, in attesa di inviarci poi la comunicazione formale».
(ore 10) «La Elcon ha chiesto la sospensione per ottenere un rinvio: ci stanno prendendo in giro di nuovo e a questo punto la nostra protesta si farà ancora più rabbiosa». Alle parole della portavoce del comitato Casale Respira Monica Moretti, sul pullman partono immediati i cori da stadio dei giovani militanti. «Noi i tumori non li vogliamo», ripetono più volte, preparando le grida per la manifestazione prevista in mattinata in piazza città di Lombardia a Milano.
(ore 9) Alle 9 sul pullman squilla il cellulare di Monica Moretti, portavoce del comitato Casale Respira. Ieri sera alle 18 il Comune di Casale ha ricevuto dalla Regione una comunicazione cruciale: Elcon ha chiesto la sospensione della procedura di via. Elcon alza i tacchi e fugge? Ancora troppo presto per dirlo. Il comitato non demorde: a fronte di questa comunicazione dell’azienda, la conferenza dei servizi in programma per questa mattina è stata sospesa, ma i militanti del comitato sono pronti a manifestare comunque a Milano, dove sono diretti. «Vogliamo ottenere un incontro con i responsabili per capire le motivazioni di questa richiesta di Elcon, - ha spiegato la Moretti - e sopratutto per capire se si tratta di una sospensione o di uno stop definitivo alla procedura. Ci chiediamo per quale strano motivo il sindaco Parmesani abbia avuto questa notizia ieri sera, - ha incalzato la Moretti- ma abbia avvisato il comitato solo adesso data l’importanza della comunicazione». Intanto sul pullman i cittadini scalpitano per conoscere la verità.
(ore 8.30) Casale-Milano: obiettivo, gridare alla regione l’ennesimo no del comitato casale respira contro l’inceneritore elcon. Alle 8 di questa mattina 50 cittadini del comitato casalese sono saliti sul pullman organizzato per raggiungere Milano e manifestare in maniera pacifica contro l’inceneritore elcon in occasione della prima seduta della conferenza dei servizi. Dal tavolo, a cui siedono asl, arpa, comune, provincia e naturalmente il privato proponente, e’ stato escluso il comitato che ha deciso di essere presente comunque fuori dai palazzi.
Sul pullman si chiacchiera, ci si schiarisce la voce per i cori preparati per la manifestazione, si gonfiano i palloncini gialli con l’inconfondibile scritta «no inceneritore». Sui sedili militano adulti, capelli bianchi e giovani, uniti in una battaglia intergenerazionale.
In ottanta a Milano per fermare l’impianto che Elcon vorrebbe insediare alle porte di Casale. L’azienda ha chiesto la sospensione dell’iter e la conferenza dei servizi prevista per oggi è stata annullata. Nessun rinvio invece per la protesta: il comitato promette una battaglia ancora più dura, una battaglia che ora è arrivata sotto le finestre della giunta regionale
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