Casale, centrosinistra alle primarie

Il centrosinistra sceglie il suo candidato alle prossime elezioni comunali: sabato si tengono le primarie di coalizione, aperte a tutti i cittadini che hanno diritto di voto per le amministrative del 25 maggio prossimo e che dichiarano di sostenere il centrosinistra. Tre i candidati che si fronteggiano in questa sfida: Matteo Quirci, proveniente dall’area di Rifondazione comunista, Gianfranco Concordati e Ferdinando Fanchiotti, entrambi espressione del Pd. I tre candidati si fronteggeranno per esporre programmi, idee e iniziative in due diverse iniziative pubbliche: domani alle 21 nel salone del Centro Insieme di Piazza Repubblica, venerdì 7 marzo alle 21 nel salone della Cooperativa di Zorlesco, in via della Pace.

Finora i candidati hanno perseguito strade diverse nella comunicazione e nell’avvicinamento al popolo dei votanti, non senza qualche frizione, per il momento, soprattutto all’interno del Pd. «Mi pare che tutto si stia riducendo a una lotta generazionale all’interno del Pd, per questo ho scelto di candidarmi provando a rompere gli schemi - dice Matteo Quirci -. Se non ci fosse la mia candidatura, di fatto non ci sarebbe alternativa al Pd. Abbiamo già avuto una coalizione blindata, con l’accantonamento prematuro di quell’esperienza che era stata Casale Democraatica, io voglio proporre un punto di vista diverso e se qualcuno usa la politica come la porta di un saloon per entrare e uscire a piacimento, allora è giusto spostare il punto di vista». La proposta di Quirci è per una Casale Solidale, sul modello di Lodi Solidale, la lista che alle comunali di Lodi ha portato in giunta Silvana Cesani. «Non sono strutturato come gli altri candidati e so che è impossibile una mia vittoria - prosegue Quirci -. Credo però che si possa costruire un progetto solidale, che rimetta il sociale al centro dell’azione amministrativa dopo cinque anni di crisi e di centrodestra e su questa base penso sia possibile conseguire un ottimo risultato. Spero che il 9 marzo tutti lavorino come me per mandare a casa Parmesani e la Lega».

Il gruppo “Tutti per Casale” che sostiene la candidatura di Concordati propone un nuovo progetto, dopo quello sul lavoro, il commercio e la partecipazione, e guarda al sociale. L’idea forte è quella di una collaborazione con gli altri comuni del territorio per sostenere un aumento degli accreditamenti per le case di riposo e un meccanismo di garanzia perché «alla pratica delle dimissioni precoci sia collegato un meccanismo di assistenza in casa o in lungodegenza». Scopo di queste iniziative è calmierare i costi sostenute dalle famiglie per le rette mensili nelle strutture. Punto forte nei giorni scorsi della campagna di “Tutti per Casale” è stato il lavoro, con l’indicazione di un progetto da 100mila euro da investire in borse lavoro e strumenti simili, soprattutto a vantaggio dell’avvio all’occupazione giovanile.

La proposta sul lavoro di “Tutti per Casale” non trova l’applauso del gruppo “Diventiamo la Casale che vogliamo” che sostiene la candidatura di Ferdinando Fanchiotti e che sul lavoro ha presentato ieri una proposta alternativa. La soluzione elaborata dal gruppo di Fanchiotti passa attraverso la creazione di un osservatorio permanente per far incontrare domanda e offerta, con un potenziamento del ruolo del Consorzio di formazione professionale, il ripristino del fondo anticrisi a sostegno delle famiglie di chi ha perso il lavoro con l’impegno per lavori socialmente utili, l’attuazione della leva civica per giovani e disoccupati (con l’avvio di tre progetti per sei mesi finanziati dal taglio di un assessore comunale). In termini di politiche attive poi il gruppo “Diventiamo la Casale che vogliamo” propone di ridurre e semplificare le procedure e i servizi per le imprese con massiccio ricorso a Internet, di attivare progetti di micro-credito per favorire l’imprenditoria giovanile e femminile e infine valorizzare Casale come snodo di promozione turistica per Expo 2015, intercettando le potenzialità della via Francigena o della ciclovia del Po.

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