CASALE La Torre Pusterla va in briciole, le mura stanno perdendo i pezzi

Se ne sta prendendo cura Alfonso, un operatore che è inquadrato in Comune con una borsa sociale

Sara Gambarini

Torre Pusterla: quale futuro per l’emblema della città di Casale? Le mura continuano a perdere pezzi. Numerosi mattoni si sono ormai staccati e briciole, segno di un progressivo sgretolamento, si trovano spesso ai piedi della fortezza dove crescono le erbacce e a volte si trovano rifiuti. Nei giorni scorsi però, grazie all’intervento di Alfonso, l’operatore “pro decoro” che da mesi è in forze al Comune nell’ambito di una borsa sociale, le erbacce sono state estirpate e i rifiuti rimossi. Questi tipi di intervento però non sono risolutivi rispetto ad altri interventi legati al futuro della torre, oggi sede della Pro loco, teatro di alcune mostre, ma vetusta e sotto utilizzata.

Da decenni, infatti, la roccaforte non è più oggetto di lavori significativi. Così, di stagione in stagione va solo deteriorandosi, nonostante il suo profondo valore storico, ricordato anche dall’associazione Compagnia Casale Nostra attraverso la cartellonistica esplicativa installata un anno fa. Per mettere mano alla torre però servono risorse considerevoli che potrebbero essere intercettate attraverso bandi regionali o nazionali. La torre, che risale al secolo XIII, sorgeva infatti all’interno dell’antica cinta muraria del castello feudale e costituiva in passato il fulcro dell’intero abitato casalino.

Fu costruita dalla potente famiglia dei Pusterla prevalentemente a scopi difensivi. Intorno al 1550, avendo Carlo V obbligato i feudatari dello Stato di Milano a costruire un carcere, si decise di adibire la torre a questo scopo. Nel 1846 venne poi demolito il palazzo feudale adiacente la torre, mentre nel 1931 si decise di demolire la copertura superiore a tetto e riportare così in luce il coronamento originale a merli.

Nel 1936 quindi venne abbattuto lo stabile del Consorzio Agrario Cooperativo che copriva la parte bassa della Torre prospiciente la piazza del Popolo. Ma è nel 1950 che fu buttato giù anche un altro edificio adiacente insieme alla scala esterna della torre.

Negli anni Sessanta però furono eseguiti i lavori di restauro alla parte esterna della torre e nel 1968 fu costruita una nuova scala esterna e furono eseguiti i lavori interni.

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