CASALE Nuova tangenziale tra luci e ombre in una ricerca “targata” Politecnico

Lo studio redatto da cinque studenti di Urbanistica: «C’è il rischio di aumentare il traffico»

La tangenziale di Casalpusterlengo al centro di una ricerca degli studenti di Urbanistica al Politecnico di Milano. Giacomo Bonetti, Federico Marchesi, Davide Osellame, Pierfrancesco Torrisi e Matteo Vertuani hanno redatto infatti un’analisi della “leggendaria” variante alla via Emilia nell’ambito del corso sulle politiche urbane.

Il quadro emerso offre spunti interessanti: da un lato infatti la tangenziale si conferma opera strategica, dall’altro impone una riflessione su modelli di mobilità che continuano a favorire il traffico veicolare privato e non forme alternative come il trasporto ferroviario pubblico».

«È indubbio che l’infrastruttura migliorerà la situazione viabilistica lungo la via Emilia, della quale abbiamo notato le problematiche di congestionamento. Le infrastrutture in generale, migliorando l’accessibilità dei territori, li rendono maggiormente competitivi e attrattivi per le attività economiche; questo principio di economia territoriale sta alla base della scelta fatta negli anni Settanta di ripensare l’intero tracciato da Milano a Piacenza della via Emilia, come superstrada a doppia corsia per senso di marcia. Il primo segmento fu effettivamente aperto nel 1985 per bypassare Fombio. L’effettiva ripresa di un progetto inattuato per tanti decenni rappresenta dunque una buona notizia».

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