Con l’approvazione degli equilibri di bilancio, avvenuta durante il Consiglio Comunale della scorsa settimana, si è chiuso di fatto il terzo trimestre finanziario del Comune di Casalpusterlengo.
«Le difficoltà sono molte, soprattutto legate ai continui tagli ai trasferimenti statali – spiega l’Assessore al Bilancio Piero Mussida -. Ciò non toglie che l’azione di riduzione del debito intrapresa dall’Amministrazione Parmesani continui senza sosta. Fino a un anno fa c’era chi minimizzava l’importanza della riduzione del debito pubblico. Con lo scoppiare della devastante crisi finanziaria che ha travolto interi Stati, però, la sensibilità sul tema è mutata. Ci si è resi conto che con un debito pubblico elevato il sistema non regge e crolla su sé stesso. Oggi solo chi ha dei pregiudizi politici minimizza questi risultati».
Ed è sempre l’Assessore al Bilancio di Casalpusterlengo a fornire tutti i dati: «Quando si è insediata, l’attuale Amministrazione si è trovata a gestire una massa debitoria pari a 15.265.000,00 euro: questa la pesante eredità delle Giunte di sinistra che in pochi anni ha fatto schizzare alle stelle l’indebitamento comunale. Ogni anno il nostro Comune deve destinare 1.100.000,00 euro (400.000 euro per i soli interessi) per onorare i propri debiti: questa azione, già difficoltosa in tempi normali, diventa una vera e propria impresa in un periodo di forte crisi economica e di continui tagli ai trasferimenti statali».
Ma l’opera di risanamento dei conti, che in questo difficile periodo è resa particolarmente ardua, prosegue senza sosta: alla fine del terzo trimestre 2012 la riduzione del debito comunale ha raggiunto il 17% rispetto al dato di inizio mandato amministrativo.
Soddisfatto anche il Sindaco Flavio Parmesani: «Questo risultato ci conforta, soprattutto perché è un segnale non solo per tutti i nostri concittadini attuali ma anche verso le future generazioni, che altrimenti si troverebbero sommerse dai debiti. Un ringraziamento particolare va all’Assessore al Bilancio, che ha creduto fin dall’inizio in questa politica finanziaria su cui l’intera Giunta si è mostrata concorde».
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