Caselle Landi ha ricordato l’eccidio di Punte Alte VIDEO

Commemorazione a 80 anni dalla strage

Domenica 6 aprile Caselle Landi ha ricordato l’eccidio di Punte Alte a 80 anni da quella strage, nell’ottantesimo anniversario della Liberazione. «Abbiamo il dovere di custodire la memoria e difendere quei valori sanciti dalla Carta Costituzionale che stanno alla base della nostra convivenza e della nostra libertà, una libertà che, anche a Caselle, è stata conquistata nel sangue degli innocenti - ha detto nella piazza del municipio il sindaco Piero Luigi Bianchi -: ricordarci dell’altro ci ricorda la nostra umanità, anche se forse oggi l’altro lo stiamo dimenticando». Il lungo corteo di bandiere tricolore e partigiane sferzate dal vento ha quindi raggiunto cascina Punte Alte e la lapide (benedetta dal parroco don Andrea Legranzini) dedicata alle vittime di quella brutale aggressione. Lì il presidente della provincia Fabrizio Santantonio ha lanciato l’allerta: «Dobbiamo tradurre la storia in uno strumento di lettura del nostro presente: che cosa ci mette al riparo dalla minaccia che tutto ciò accada di nuovo? Dobbiamo perseguire la cooperazione tra popoli, dobbiamo ritrovare la forza di una politica orientata al dialogo: l’aspirazione alla giustizia, alla libertà e alla pace che hanno segnato il nostro passato si devono accompagnare oggi alla responsabilità delle nostre scelte e alla partecipazione. Viva l’Italia antifascista».

L’eccidio di Punte Alte risale al primo aprile del 1945, allora domenica di Pasqua: i nazifascisti uccisero barbaramente Teresa Berselli (e il bimbo che portava in grembo) e Pietro Campagnoli, con i figli Lino e Silvano, ma anche il fattore Luigi Losi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA