Parapiglia domenica pomeriggio al campo sportivo di Caselle Landi. La rabbia di un gruppo di tifosi del Graffignana venuti a seguire la loro squadra in trasferta ha cominciato a salire all’ingresso, alla richiesta dei 5 euro di biglietto che la società sportiva del Caselle richiede per accedere al campo. Troppi secondo i giovani, che hanno preferito restare fuori e al termine del match Caselle Landi-ACP Graffignana, quando la squadra ospite aveva già stravinto battendo i padroni di casa 4-1, hanno proseguito la contestazione cominciata prima del fischio d’inizio.
Gli animi si sono subito accesi, con i dirigenti del Caselle, fermi a sostenere la scelta di far pagare i 5 euro d’ingresso e quelli del Graffignana che rivendicavano le ragioni dei loro tifosi che avevano chiesto uno sconto. Non riuscendo a mettersi d’accordo, le due parti alla fine erano rimaste nelle loro posizioni, convinte di aver ragione.
Sembrava che le cose fossero finite lì, ma la situazione è degenerata un attimo dopo. I tifosi del Graffignana stavano lasciando la biglietteria per tornare a casa quando hanno incrociato in piazza Castello degli adolescenti di Caselle Landi, tra i due gruppi sono volate parole pesanti, sberleffi e in un secondo è scoppiata la rissa. Un sedicenne di Caselle è stato spinto a terra e preso a calci e schiaffi. Nel piazzale come sempre di domenica era radunata parecchia gente e qualcuno ha gridato aiuto.
I dirigenti locali sono corsi subito a vedere ed essendo impossibile calmarli hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. Ma all’arrivo della pattuglia di Castelnuovo Bocca d’Adda, i tifosi del Graffignana se n’erano già andati. «In venticinque anni di attività una cosa del genere non c’era mai successa - commenta Angelo Corradi, direttore sportivo del Caselle Landi - quindici giorni fa gli stessi tifosi del Graffignana avevano rotto la rete al campo di calcio del Castelnuovo. Nei nostri paesi non siamo abituati a doverci preoccupare della tifoseria».
Sente invece di difendere i tifosi Antonio Gelmetti, presidente dell’ACP Graffignana, che ha ricostruito quanto accaduto: «Avevano chiesto semplicemente di poter pagare 3 euro anziché 5 - osserva - erano una trentina di ragazzi, tutti giovanissimi per cui 5 euro a quell’età sono tanti. E poi stiamo parlando di una partita di terza categoria, dove se fai dieci spettatori devi già essere contento. Il Caselle avrebbe guadagnato comunque 100 euro e la cosa sarebbe finita lì».
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