Cellulare, ricarica sotto l’ombrellone

Arriva dalla Bassa il primo ombrellone “solare” che ricarica cellulari e tablet. Chattare e inviare messaggi sdraiati sulla spiaggia senza avere più il problema della batteria che resta a “secco”. A ricaricarla sotto il solleone ci penserà “T-Sun”, l’ombrellone a pannelli solari e con uscite usb concepito dalla Mayo Elettrica.com di Guardamiglio insieme ad altre quattro imprese e presentato in questi giorni alla fiera “Ecomondo” di Rimini. Nello stabilimento guardamigliese, che fa capo al 26enne Simone Maiocchi e al padre Giancarlo, è stato realizzato l’intero circuito elettronico che attraverso un sistema evoluto di pannelli solari permette di sfruttare l’energia pulita e ricaricare contemporaneamente fino a 8 device. Dagli smartphone ai tablet, per ogni esigenza. Una pacchia per chi proprio non riesce a staccarsi dal telefonino anche in vacanza o mentre se ne sta seduto al bar, con l’incubo che da un momento all’altro la batteria l’abbandoni lasciandolo “sconnesso”. La prima regola è non scordarsi a casa il caricabatteria, ma ahimè spesse volte capita, senza contare l’ingombro. Le ragazze se la cavano infilando l’aggeggio in borsa, ma per i ragazzi abituati a tenere cellulare e portafoglio in tasca, è una vera scocciatura. È pensando a loro che gli imprenditori lodigiani Maiocchi, in collaborazione alle società Med, Pannelli Solari Soblian, Design Stefano Russo e Officina Idee Verdi, hanno messo a punto il nuovo prodotto che si appresta a invadere le spiagge della Riviera Romagnola e da lì, da sempre luogo anticipatore di tendenze, a diventare una vera e propria “icona”. Locali e bagni non potranno più farne a meno. «In fiera abbiamo avuto un ottimo riscontro - racconta Simone Maiocchi -. I giovanissimi sono rimasti molto incuriositi dall’ombrellone e hanno voluto subito sperimentare come funziona». Ad aver apprezzato l’innovazione del “T-Sun” non sono però solo i teenager.

L’Associazione bagnini della Riviera Romagnola ha già siglato un accordo con i creatori dell’ombrellone della nuova era per accaparrarsi l’esclusiva, e la Provincia di Rimini ha dato in concessione il proprio marchio per pubblicizzare il “T-Sun” nei manifesti. Un esordio convincente. Del resto i requisiti per spopolare ci sono tutti: realizzato in alluminio riciclato, il manufatto si compone di una piccola piattaforma ottagonale con una presa usb su ogni lato, di due dischi su cui sono montati i pannelli fotovoltaici da 24 watt per catturare l’energia del sole e di una bandierina siglata usb che sventola su in cima. Disegnato dallo stesso designer degli occhiali Louis Vuitton, l’ombrellone “T-Sun” ha l’aspetto di un ufo atterrato sulla terra. Futuribile, eco sostenibile, a zero emissioni. Perfetto in spiagge, giardini e parchi pubblici, senza collegamenti alla rete elettrica e con un sistema a led che all’occorrenza lo trasforma in un lampione con accensione crepuscolare e trasmettitore di connessione wi-fi.

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