Cronaca / Basso Lodigiano
Venerdì 25 Novembre 2022
CODOGNO Insulti e minacce al Pd, l’autore è stato denunciato
Un cartello affisso al circolo cittadino dei Democratici, il firmatario individuato grazie al profilo Facebook
Minacce all’indirizzo del circolo cittadino del Pd: la segretaria Maria Cristina Baggi sporge denuncia. Il fatto risale a lunedì, quando sulla porta della nuova sede del partito in via Carducci è apparso un volantino in cui si legge: “Avete devastato la vita di decine di migliaia di medici ed infermieri privandoli del lavoro e del diritto alla vita e ora vi lamentate che la sanità ne è sprovvista?”. Seguono epiteto e la firma. «Una dichiarazione firmata che ci ha portato al profilo Facebook del firmatario al quale non sono bastate le offese, ma si è spinto fino alla minaccia dichiarando che “la prossima volta passa con fiammiferi e benzina” – spiega Baggi -. Frase che ci ha spinto ulteriormente alla denuncia presso le forze dell’ordine che erano già state tempestivamente informate dei fatti e alle quali abbiamo fornito le prove di ciò che abbiamo dichiarato».
La segretaria confessa l’iniziale spavento e il dispiacere «che il dibattito “politico” arrivi troppo spesso a quei livelli di violenza verbale». Poi annota: «Per quanto possa essere convinta che questa persona non arriverà mai ad un gesto come quello che ha dichiarato, disturba che abbia deciso di scriverlo pubblicamente alla ricerca dell’approvazione (arrivata) da parte di amici e conoscenti. Spaventa che non abbia capito la gravità dell’azione pensata, spaventa che il livello della comunicazione sia questo: scrivo frasi pesanti e gravi supponendo che siano solo frasi. Ed è questo che mi ha spinto ulteriormente alla denuncia: le parole pesano, la consapevolezza della gravità delle cose che si dicono e che si postano non può arrivare solo dopo una denuncia e/o dopo un richiamo da parte delle forze dell’ordine. Pesano perché sono dette da un adulto che ha consciamente deciso di scrivere un post dopo circa un’oretta dal gesto presso la nostra sede. quindi ha avuto tempo di pensare a cosa scrivere e ha scelto di minacciarci».
L’ultima riflessione è più che mai amara: «Fermo restando che mai nessun tipo di minaccia potrà fermare la nostra voce, impopolare e sbagliata per alcuni, a difesa della democrazia per altri, speriamo che nella nostra città, in primis e in generale nella nostra Italia il livello della comunicazione politica cambi registro perché troppo spesso proprio alcuni politici fomentano ed incitano l’utilizzo di frasi violenti, di parole cariche di odio. Chi fa politica ha responsabilità altissime: la prima è di dare il buon esempio».
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