Covid, due bar di Casale e di Codogno sanzionati perchè trovati aperti dopo le 18

Controlli a tappeto dei carabinieri, multe anche per tre piacentini trovati fuori regione a San Rocco al Porto

Nonostante il passaggio in zona gialla nel Lodigiano non si allenta la presa contro i trasgressori delle regole anti Covid, sia cittadini sia titolari di attività commerciali. Tutto questo perché, come confermato anche dal Prefetto di Lodi nei giorni scorsi, l’attenzione contro il nemico invisibile non deve mai calare, soprattutto adesso che gli sforzi di tutti stanno dando i frutti sperati. In particolare nella Bassa, a finire nel mirino dei carabinieri della compagnia di Codogno, è stato il confine tra la nostra Regione e l’Emilia Romagna: è tra i territori di San Rocco al Porto e di Casale che le pattuglie hanno “pescato” tre cittadini che non potevano trovarsi nel Lodigiano. Si tratta di tre piacentini di 25, 28 e 50 anni che sono stati denunciati per aver violato le norme di contenimento e contrasto dell’epidemia: una volta fermati dai militari, gli emiliani non hanno saputo giustificare la loro presenza fuori dalla loro regione secondo i noti motivi di lavoro, salute o necessità previsti dalla legge.

Ancora bar e locali sotto la lente. Durante lo scorso fine settimana la denuncia ha raggiunto un 35enne di Codogno e un 65enne di Casale, titolari di esercizi pubblici nei due centri. Nel corso dei controlli serali i carabinieri hanno accertato che all’interno dei due locali venivano somministrati cibi e bevande ai tavolini oltre l’orario consentito dalla normativa vigente che prevede la chiusura tassativa al pubblico alle ore 18. I controlli anti-Covid più in generale hanno consentito alle forze dell’ordine di controllare 62 veicoli e identificare almeno un centinaio di persone. Tra queste 22 hanno precedenti di polizia. Nessuno dei trenta stranieri bloccati invece risulta avere problemi con le leggi sull’immigrazione.

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