
Cronaca / Basso Lodigiano
Mercoledì 19 Marzo 2025
Crepe sulle case e sottopasso allagato:
rabbia per i disagi del cantiere della tangenziale di Casale
VIDEO Si accende il consiglio di frazione, i residenti chiedono più attenzioni
Il nuovo sottopasso che interseca la provinciale da Zorlesco a Brembio è allagato da dicembre. E al consiglio di frazione esplode la rabbia dei residenti.
La scintilla è stata l’intervento dell’assessore alle frazioni Lina Ressegotti, che riportando quanto le era stato riferito dal tecnico comunale ha rassicurato la platea che le pompe erano state rimesse in funzione ed erano ripresi i lavori, salvo essere smentita dagli stessi abitanti riuniti venerdì sera al Centro Civico di villa Biancardi. Le pompe, infatti, sono ferme da mesi. E nel sottopasso ci sono due metri d’acqua.
Zorlesco: Il sottopasso un lago d’acqua vicino alle case. Video di Laura Gozzini
«Bastava andare a vedere» ha tuonato qualcuno in sala, esprimendo la frustrazione covata da mesi per la somma di disagi creati alla frazione dalla nuova variante alla via Emilia. Non soltanto il nuovo tracciato entra quasi nei giardini delle ville, che al posto della distesa di campi ora hanno di fronte la striscia di cemento. Da ultimo è stata anche interrotta la strada bassa per Brembio, che per altro imbottiglia le case poste al di là del Brembiolo. Ma vi è di più. Come hanno lamentato alcuni proprietari, lì dove è stato scavato il sottopasso si è formata una voragine. E il timore è che le abitazioni vengano giù. Nell’installare le paratie, infatti, alcune case sono state lesionate. Sui muri sono comparse delle crepe e oltre a non accrescerne certamente il valore, la paura è che possano cedere. «Nella prima versione del progetto il sottopasso non c’era – sottolinea Pinuccio Mascheroni, tra i più combattivi nel chiedere tutele -. Per un po’ hanno fatto degli scavi e poi questo sottopassaggio mastodontico, che è pieno d’acqua che dovrebbe essere pescata e ributtata in un canaletto, ma c’è chi già pensa non ce la faranno mai». Dal canto suo l’assessore Ressegotti non si nasconde dietro a un dito, anzi, sostiene i suoi concittadini: «Il tecnico comunale mi aveva detto che le pompe erano ripartite. Non avevo potuto andare a controllare di persona per problemi di salute, ma alla luce dei fatti ho riferito al sindaco e al segretario comunale ed esigo che alla prossima riunione siano presenti sia il tecnico del Comune che un tecnico Anas».
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