Domani alle 10 a Caselle Landi si terranno i funerali di Cristian Rancati, il 28enne morto sabato scorso nello schianto della sua moto con una Yaris in via Garibaldi a San Fiorano. Sono giorni che non passano quelli che i famigliari del giovane stanno vivendo, le lancette dell’orologio ferme sulle 17 di quel giorno maledetto in cui Cristian ha perso la vita. Ieri il fratello Massimo e la sorella Gaia hanno affrontato il riconoscimento del cadavere; ora che è stata eseguita l’autopsia, a partire da stamane sarà possibile fargli visita presso la camera mortuaria dell’ospedale di Codogno. L’incidente che si è portato via Cristian resta qualcosa che nessuno riesce a spiegare: poco prima d’impattare contro la vettura, il centauro era fermo a parlare con un amico in centro a San Fiorano; 500 metri più avanti è successo l’irreparabile. I due si erano salutati e il 28enne era sfrecciato via sulla sua Kawasaki Z750: la Yaris era sbucata da piazza Roma e la motocicletta gli era finita addosso. Inutile il tentativo dei volontari della Croce Rossa di Codogno e del medico del 118 di rianimarlo. Capofficina da Varani a Piacenza, Cristian era appassionato da sempre di motori. Non uno di quelli con il chiodo fisso della moto però, tanto che la Z750 sulla quale viaggiava sabato l’aveva acquistata solo un paio d’anni fa.
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