Non è ancora finito il braccio di ferro sul nuovo impianto fanghi di Meleti che vede l’azienda Lombardia Ambiente e la Provincia di Lodi impegnate in una battaglia legale che dopo il Tar è arrivato al Consiglio di Stato. Al centro del contendere ci sono ancora le 30mila tonnellate annue di rifiuti non pericolosi da stoccare e trattare per l’utilizzo in agricoltura, un progetto al quale Palazzo San Cristoforo ha detto il suo “no”. Da quel momento è cominciata una lunga “partita a scacchi”, con la sentenza del Tar che ha annullato la decisione della Provincia e il Consiglio di Stato che ha accolto la richiesta di sospensiva degli effetti della sentenza. Contro questa decisione la Lombardia Ambiente ha fatto a sua volta appello e la giunta provinciale ha stabilito di conferire all’avvocato Giuseppe Franco Ferrari l’incarico a contraddire in ordine a questo appello della società. L’udienza di merito del ricorso al Consiglio di Stato degli Enti locali contro l’impianto per i fanghi si terrà il prossimo 10 gennaio.
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