Cronaca / Basso Lodigiano
Martedì 22 Ottobre 2024
Frecciarossa deragliato: «L’attuatore dello scambio non rispettava i requisiti»
OSPEDALETTO Continua il processo per il disastro ferroviario del febbraio 2020 in cui morirono i due macchinisti e 10 passeggeri furono seriamente feriti
«L’attuatore installato dai manutentori di Rfi sullo scambio non rispettava i requisiti “sicuro in caso di guasto” richiesti alle apparecchiature ferroviarie»: di questo tenore le conclusioni dei consulenti della Procura di Lodi Roberto Lucani e Fabrizio D’Errico chiamati a ricostruire cause tecniche ed eventuali violazioni di direttive in materia di impianti e sicurezza alla base del disastro ferroviario del 6 febbraio 2020 al Porto Movimento Livraga, stazione tecnica della linea Alta Velocità al confine con Ospedaletto Lodigiano, dove un Frecciarossa 1000 partito da Milano e diretto a Salerno fu instradato a 298 all’ora verso un binario morto e la carrozza di testa volò fuori dai binari, con la morte dei due macchinisti Mario Dicuonzo, 59 anni e Giuseppe Cicciù, 51, e una decina di feriti gravi a bordo. Ieri, in un’udienza chiave del processo a Lodi, cui ha partecipato per la prima volta anche il Procuratore Laura Pedio, i due ingegneri, consulenti anche per il disastro di Pioltello (25 gennaio 2018, 3 morti e 46 feriti, sentenza di primo grado attesa a inizio 2025 a Milano) sono stati chiamati dalla pm Giulia Aragno anche a valutare i riflessi del difetto interno dell’attuatore, uscito dalla fabbrica Alstom con due fili invertiti, sull’operato dei due manutentori di Rfi che lo installarono sullo scambio numero 5 e si accorsero che c’erano anomalie: «Lo status viziato non ha permesso loro di capire». E questo sarà anche uno dei temi dell’udienza di appello che i due operai attendono per metà novembre, dopo aver avuto 3 anni di reclusione in abbreviato. Roberto Lucani e Fabrizio D’Errico sono esperti di lungo corso nelle indagini ferroviarie: il primo era stato l’ispettore della Direzione investigativa per gli incidenti ferroviari del ministero per le Insrastrutture e i trasporti che trattò la strage di Viareggio, e il secondo consulente di parte civile nel lungo procedimento giudiziario. Tra una settimana saranno sottoposti al fuoco di fila delle domande dei difensori dei cinque imputati.
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