Cronaca / Basso Lodigiano
Martedì 30 Aprile 2024
Frecciarossa, oggi in aula a Lodi la dinamica della tragedia di Ospedaletto - VIDEO
I due macchinisti fatti a pezzi dal deragliamento a 295 all’ora «e poteva andare molto peggio»
In aula in tribunale a Lodi i primi testimoni, a quattro anni dal disastro ferroviario del 6 febbraio 2020, quando un treno Frecciarossa 1000 partito da Milano e diretto a Salerno era deragliato a 295 all’ora, quasi la velocità massima, in corrispondenza dello scambio numero 5 del “posto movimento Livraga” poco lontano dal casello A1 di Ospedaletto Lodigiano, sulla linea Rfi Alta velocità Milano – Bologna. Storicamente, il primo disastro del’Alta Velocità italiana. La polizia scientifica ha documentato con filmati e foto i pesantissimi danni su quasi 500 metri di ferrovia, immagini che richiamano gli effetti di un’azione di guerra, date le forze in gioco. Il medico legale ha confermato che i due macchinisti Giuseppe Cicciù e Mario Di Cuonzo, sbalzati fuori dalla cabina, sono morti sul colpo, fatti a pezzi dai molteplici impatti sia dentro sia fuori la motrice, che si era staccata dal resto del treno e dopo aver impattato contro vagoni di servizio sul fascio di binari morti si era ribaltata, proiettando perfino un carrello in un campo. L’autostrada dista 70 metri dal punto del deragliamento, fortunatamente, annotano gli inquirenti, gli elementi di acciaio pesanti quintali sono stati proiettati verso la sinistra della ferrovia, e non verso l’A1. Se la motrice non si fosse scattata dal resto del treno, grazie a un accorgimento progettuale di sicurezza proprjoi del Frecciarossa 1000 che ha fatto spezzare il gancio di collegamento, poteva andare molto peggio, ha annotato un testimone, con tutto il treno che avrebbe seguito la corsa impazzita della motrice. Secondo la Procura tutto è stato innescato da un scambio che era orientato al contrario, a causa di un filo invertito all’interno di un attuatore fornito da Alstom Ferroviaria. Imputati un dirigente di Rfi, e 4 lavoratori Alstom: l’operaio interinale che avrebbe sbagliato ad avvitare i fili, il tecnico che doveva controllarli, i due ingegneri ritenuti responsabili di progettazione e tecniche di assemblaggio degli attuatori. Gli Ad di Rfi e Alstom sono stati prosciolti, i due operai che installarono a Livraga l’attuatore con un difetto interno sono già stati condannati a 3 anni con rito abbreviato. Tra i consulenti della difesa nel processo compare l’ingegner Domenico Romaniello, già incaricato dalla Procura di Lodi nelle indagini per il passaggio a livello di Maleo dove nell’agosto 2020 Elisa Conzadori fu falciata da un treno: una morte rimasta invece senza colpevoli.
Frecciarossa, ecco cosa è davvero successo. Video di Carlo Catena
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