Furti sulle auto, due arresti in A1

In pochi giorni avrebbero fatto più di quindici furti, tutti nelle aree di servizio dell’A1. Ma alla fine gli uomini della polizia stradale, che erano sulle loro tracce, sono riusciti a acciuffarli nella stanza d’albergo che avevano trasformato nel loro rifugio. In manette sono finiti due napoletani, pregiudicati, M.M. di 34 anni e G.M. di 36, trovati con due borsoni pieni di computer, Ipad, navigatori satellitari, cellulari e altri oggetti rubati dalle auto in sosta. Alcuni sono già stati restituiti, per altri si stanno ancora cercando i proprietari.

Nell’ultimo mese gli uomini della Stradale di Lodi e Guardamiglio avevano notato una vera impennata dei furti nelle aree di servizio di Somaglia, San Zenone e del piacentino, in entrambe le carreggiate. Diverse decine i casi segnalati, al punto da far pensare che fosse entrata in azione una banda specializzata. Così sono scattate le indagini.

I sospetti si sono concentrati subito su due napoletani, con precedenti specifici, che erano soliti venire in trasferta al nord per fare queste razzie, magari usando un’auto presa a noleggio. Uno di loro, M.M., era già stato arrestato nel Lodigiano qualche anno fa per episodi simili.

Il furto che ha fatto scattare il blitz decisivo è avvenuto giovedì mattina a Somaglia est, in carreggiata nord. Un’Audi A6 era stata aperta e svuotata mentre il proprietario, residente a Cremona, era in Autogrill. È stato lui stesso a lanciare l’allarme. Subito sono scattate le ricerche, e grazie a un dispositivo elettronico lasciato acceso dalla vittima (un cellulare o un Ipad) è stato possibile seguire i movimenti dell’auto, una Lancia Musa, fino a Locate Triulzi, dove è stata trovata davanti a un piccolo albergo.

A quel punto è scattato il blitz. I due ladri non c’erano nel registro dell’albergo (la posizione del titolare è al vaglio per capire se abbia voluto “coprirli” di proposito), ma i poliziotti hanno comunque scoperto che si trovavano lì, grazie alle schedine compilate giornalmente, e così hanno fatto irruzione nella stanza.

C’erano due borse piene di refurtiva e circa 600 euro in contanti. Ma non c’erano gli oggetti rubati quella mattina a Somaglia. Così i due hanno ammesso di averli nascosti in un doppio fondo creato nel sedile anteriore dell’auto. Un sistema ingegnoso che diversamente, senza il loro aiuto, sarebbe stato scoperto. Complessivamente sono stati sequestrati 20 pc portatili, una decina di tablet, una borsa Montblanc, un trolley, occhiali da vista, navigatori, chiavette Internet e altro ancora. Il frutto, secondo gli investigatori, di pochi giorni di “lavoro”, ma il sospetto è che loro siano anche gli autori degli altri furti messi a segno nelle ultime settimane.

I due quindi sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato e ricettazione in concorso. Ora si trovano nel carcere di Lodi. Il pm Gianpaolo Melchionna ha chiesto che non fossero processati per direttissima, ma che la convalida venisse fatta direttamente dal gip.

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