Gelo, ancora problemi per i treni

(ore 13) Dopo il guasto di questa mattina e i conseguenti ritardi è esplosa la rabbia dei pendolari per i disservizi legati al maltempo di questi giorni. «Io ho una collega Lettone che dice che al suo Paese sono sempre pronti, in allerta, sia che ci sia un metro di neve, sia che ce ne siano tre millimetri, e veramente noi siamo carenti, molto carenti (usa un eufemismo) sotto questo punto di vista». Così ci scrive un nostro lettore inferocito. Ed ecco la cronaca del suo viaggio: «Il Treno 20412 in partenza alle 7.27 (o 7.26) da Codogno è stato annunciato con 5 minuti di ritardo, ed è partito verso le 8.40. L’arrivo a Lodi da tabellone è alle 7.42, invece è arrivato alle 8.15. La presa in giro inizia da qui, poiché il ritardo segnalato era di solo 15 minuti. Fra rallentamenti di 10 minuti per volta in mezzo e sbuffate di tutti, siamo arrivati a Rogoredo alle 9,00 (arrivo previsto alle 8,02), 55 minuti di ritardo. È rimasto fermo 15 minuti appena fuori la Stazione ed ha proceduto, praticamente a passo d’uomo fino a Lambrate, arrivando alle 9.30 (arrivo previsto 8.14): 65 minuti di ritardo.Un’altra lettrice invece descrive come «un delirio» la situazione che si presentava in stazione a Secugnago questa mattina intorno alle 7. Quando finalmente è arrivato un treno in partenza per Milano «quando si sono aperte le porte c’era da ridere...gente ammassata nel vano carrozze e quindi anche nei rispettivi vagoni; premetto anche che una carrozza era completamente chiusa e il resto con luce spenta e riscaldamento non funzionante. Spingendo siamo riusciti a salire..arrivati a Lodi c’è stato lo stesso problema per i pendolari...non era più possibile contenere gente!!! Eravamo completamente pressati l’uno contro l’altro al freddo in condizioni vera mente pessime!!!!».

(ore 7.30) La linea elettrica in stazione a Casalpusterlengo si guasta ed è subito caos. Mattinata di disagi per i pendolari della Bassa: chi è arrivato in stazione ha avuto a che fare con soppressioni e ritardi dei treni diretti a Milano tra i 20 e 30 minuti, e come se non bastasse pure con l’inghippo di un pezzo della linea aerea che si è staccato al binario 1. Sfibrati dall’attesa sui binari al freddo, i pendolari hanno minacciato il blocco della stazione per protesta, mentre i ferrovieri si sono messi all’opera per riparare il guasto. Soppresso il treno delle 6.54 per Milano è stato fatta fare una fermata straordinaria a quello delle 6.59 da Parma, che al suo arrivo aveva già venti minuti di ritardo. Dei 300 pendolari al palo, solo una cinquantina sono però riusciti a prenderlo perché le carrozze erano già piene e così gli altri sono stati costretti a salire sul treno delle 7.05, per metà con le carrozze ghiacciate e al buio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA