General Ricambi, arrivano i soldi

Castiglione In corso i pagamenti degli stipendi arretrati. Attivate le banche per la cassa integrazione

Sono in corso i pagamenti parziali degli stipendi arretrati per i lavoratori della General Ricambi di Castiglione, senza salario da luglio. Boccata d’ossigeno per un’ottantina di famiglie. Intanto è stata sottoscritta la cassa integrazione e per ovviare ai tempi lunghi dell’Inps, il sindacato è al lavoro perché siano Bcc Centropadana e Bpm ad anticipare i pagamenti. La crisi della società di componentistica auto era esplosa a metà luglio, con il tentativo di salvataggio affidato a un complesso piano che ha visto la nascita di una nuova società (cui sono passati 19 lavoratori) per il mercato dell’automotive elettrico, con le attività tradizionali ridotte a magazzino e assistenza, dunque, con una riduzione dai 75 lavoratori rimasti a soli 25. Restano da gestire i 50 esuberi annunciati, per cui però al momento non è scattato alcun licenziamento. «Il salario di luglio e fino al 13 agosto è congelato nella richiesta di concordato in continuità depositata in tribunale - spiega Giuseppe Rossi, segretario della Fim Cisl -. L’azienda ha inoltrato richiesta al curatore affinché sia autorizzato il pagamento della tranche dal 13 agosto al 13 settembre, per cui ha già accantonato le risorse, mentre ha iniziato a erogare la quota dal 13 settembre a fine mese. Poi dal primo ottobre subentrerà il pagamento della cassa integrazione ordinaria».

L’azienda ha garantito la maturazione degli istituti contrattuali, ma non l’anticipo, visto le difficoltà di cassa. «Con il pagamento diretto dell’Inps i lavoratori sono certi di prendere i soldi, anche se i tempi dell’Istituto sono più lunghi - conclude Rossi -. Abbiamo interessato anche il prefetto affinché vigili sui tempi dell’Inps, ma soprattutto abbiamo avviato contatti con Bcc Centropadana e Bpm affinché siano le banche a garantire l’anticipazione. Abbiamo trovato grande disponibilità, si stanno valutando e risolvendo alcune questioni tecniche, ma siamo fiduciosi. Continuiamo a lavorare per trovare una soluzione complessiva, anche valutando le possibili uscite pensionistiche, ma intanto abbiamo qualche primo spiraglio per i lavoratori».

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