I ladri brindano con vini pregiati

Assaltato il “Bar Castello”: i predoni non riescono

a mettere le mani sui videopoker e razziano bottiglie di alcolici. Usato un tombino della ciclabile per il raid

Con una bottiglia avranno forse brindato al gran colpo, i ladri che martedì all’alba hanno ripulito il “Bar Castello” vicino alla chiesa parrocchiale di Caselle Landi, portandosi via due cartoni di spumante Ferrari e uno di Valentino, oltre a bottiglioni di alcune delle cantine più pregiate italiane, dal Sassicaia al Tignanello fino al Guado al Tasso dei Marchesi Antinori.

Tutte etichette da intenditori e il cui valore viaggia intorno alle 100-300 euro a bottiglia.

Va da sé che gli autori del raid se ne sono andati con un bottino di qualche migliaio di euro. L’assalto al locale è avvenuto intorno alle 5.15 di martedì mattina, quando i predoni hanno scagliato un tombino in ghisa contro la vetrata e si sono intrufolati dentro. Il loro primo bersaglio sono stati i videopoker, ma presto hanno dovuto desistere: le slot infatti sono ancorate alla parete da una barra di ferro e nonostante i diversi tentativi per strapparle, alla fine hanno lasciato perdere. L’unica cosa su cui sono riusciti a mettere le mani sono stati pochi spiccioli. Ma hanno trovato di che “consolarsi”.

In bella vista all’interno del bar è sistemata la bottiglieria con una presentazione dei migliori vini bianchi, rossi, spumanti e champagne tra cui gli avventori possono scegliere, e i ladri non hanno esitato un attimo a prenderle. Non paghi, hanno fatto sparire anche due cartoni di spumante Ferrari e uno di Valentino. Poi sono volati fuori dal locale e hanno fatto perdere le loro tracce.

Il titolare del “Bar Castello” è stato svegliato dall’irruzione e dal sistema d’allarme che è entrato immediatamente in funzione, ma la banda ha impiegato una manciata di minuti per saccheggiare il locale e Lazzaro Buffano, lui l’intenditore di vini, non ha potuto far altro che allertare seduta stante il comando dei carabinieri di Codogno. Una pattuglia è accorsa in piazza Castello, ma i ladri sono riusciti a farla franca.

Mentre partivano le ricerche di auto o camion sospetti in fuga da Caselle Landi, Lazzaro ha ispezionato il bar insieme ai carabinieri e scoperto che il tombino usato dai malviventi per la spaccata, era stato levato dalla pista ciclabile. Lasciando il pozzetto scoperto, con il rischio che qualcuno ci volasse dentro. Così ha pensato lui stesso a riposizionarlo, l’unico danno che poteva essere messo a posto. Quanto alla vetrata fatta a pezzi, invece, andrà sostituita.

Quello di martedì all’alba è il secondo raid in due giorni in bar di Caselle: tra domenica e lunedì a finire nel mirino di malintenzionati era stata la trattoria “La Messicana” poco distante. Le forze dell’ordine indagano per capire se le irruzioni siano opera di un’unica banda.

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