I lupi si spingono dall’oasi delle Monticchie fino alle quattro corsie della via Emilia a Somaglia: allontanati in tempo

Marco Vignati della protezione civile riesce a metterli in salvo: «Erano impauriti»

Quando ha intravisto quei due esemplari bagnati e impauriti, uno scuro e l’altro più chiaro, intenti ad attraversare la via Emilia nel tratto a quattro corsie tra Somaglia, Codogno e Fombio, il volontario di protezione civile Marco Vignati non ha avuto dubbi: «Mi sono messo a fischiare e a battere le mani per allontanarli da lì, erano in pericolo».

Un gesto che ha permesso di mettere in salvo i due lupi dell’oasi delle Monticchie che sabato mattina intorno alle 7.30 avevano “sconfinato” un po’ troppo, mettendo a repentaglio la loro vita e quella degli automobilisti di passaggio, che hanno rischiato di investirli.

«Qualcun altro avrebbe forse si sarebbe fermato per fotografarli con il cellulare - riflette Vignati, che a quell’ora stava raggiungendo il magazzino della protezione civile di San Rocco essendo responsabile operativo della colonna mobile provinciale che lì ha il proprio quartier generale -; si vedeva che erano spaesati e si erano spinti troppo oltre. Mi è bastato attirare la loro attenzione e così i due esemplari hanno ripreso il loro cammino in direzione della riserva».

Sono ormai giorni che si moltiplicano gli avvistamenti dei lupi nel Lodigiano: la provincia ne ha censiti due gruppi che si muovono lungo due direttrici. Una di queste è proprio la Bassa, dove tra l’altro questi predatori sono di casa alle Monticchie. «Con un vecchio cellulare, almeno cinque anni fa - racconta Vignati - avevo scattato una foto a un esemplare vecchio e malmesso».

Anche come conseguenza dell’avvistamento di sabato mattina, è stato suggerito agli organizzatori della marcia podistica di domenica mattina a Somaglia di evitare il passaggio nell’oasi, decisione comunque assunta anche per la pioggia che aveva reso pesante lo sterrato.

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