Il frontale in curva fatale a un 21enne

Schianto tra Castiglione e Codogno, giovane cremasco perde la vita

Morire a 21 anni nell’auto trasformata in un groviglio di lamiere. È il destino crudele e assurdo a cui è andato incontro ieri pomeriggio il giovane Nicolò Campi di Crema. Intorno alle 18.30 infatti un impatto frontale con un furgoncino di muratori sulla provinciale 591, fra Castiglione e Codogno, alla “solita” curva della Maiocca, non gli ha lasciato scampo. È morto sul colpo e quando i vigili del fuoco sono riusciti a estrarlo dall’abitacolo ormai non c’era più nulla da fare. La salma è stata coperta con un telo in attesa che il magistrato di turno autorizzasse la rimozione.

Sul posto per chiarire la dinamica dei fatti sono intervenuti i carabinieri di Codogno. Al loro arrivo hanno trovato il furgone con il “muso” rivolto verso Codogno e le ruote di destra sullo sterrato ai margini della carreggiata, mentre la fiancata destra dell’auto del giovane, una Seat Ibiza, era incastrata contro lo spigolo della cabina di guida. Il lato del passeggero praticamente non esisteva più, spazzato via dalla violenza dell’impatto.

Il giovane cremasco, studente di ingegneria a Piacenza, era a bordo da solo, mentre sul furgone (della ditta Edil Rosa di Terranova dei Passerini) c’erano tre muratori di 19, 52 e 43 anni, tutti lodigiani, che trasportavano rifiuti edili. Il più grave aveva sospette fratture alle costole e alle braccia, gli altri avevano schegge in faccia e altre contusioni minori. Con le ambulanze sono stati portati negli ospedali di Lodi e Codogno, ma tutti sono già stati giudicati fuori pericolo.

Ancora da chiarire le cause dell’incidente. Forse l’asfalto viscido di pioggia (ieri a quell’ora nella Bassa pioveva a dirotto), la velocità eccessiva, un attimo di distrazione. Oppure tutte queste cose insieme. In base a una prima ricostruzione, sembra che l’auto condotta dal giovane cremasco fosse diretta verso Castiglione: alla curva della Maiocca però si sarebbe allargata uscendo di corsia e centrando in pieno il furgone che viaggiava in direzione opposta. I muratori hanno frenato solo all’ultimo, visto che a terra è rimasta solo una striscia di frenata di pochi metri, sull’asfalto e sulla terra della banchina. In ogni caso le indagini per chiarire l’accaduto sono ancora in corso.

L’impatto fra i due mezzi è stato violentissimo e Nicolò Campi è morto sul colpo. Per estrarlo sono intervenuti i vigili del fuoco di Lodi e del distaccamento volontario di Casale, che hanno lavorato insieme per aprire un varco fra le lamiere. Il medico del “118”, invece, non ha potuto che constatare il decesso, dopo aver fatto comunque un tentativo per rianimarlo.

La notizia della morte del giovane si è diffusa rapidamente ieri sera fra Cremasco e Lodigiano. Nicolò Campi viveva in via Viviani a Crema, in centro storico, e studiava ingegneria: probabilmente ieri stava tornando dall’Università e per questo è transitato da Codogno e dal Lodigiano. Ora la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria, che probabilmente deciderà di disporre l’autopsia per fare luce su questa tragedia.

L’incidente ha causato sulla provinciale lunghe code durante tutte le operazioni dei soccorsi e dei rilievi.

Davide Cagnola

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