Arrestato alle 3 di notte del 2 novembre, esce libero dal tribunale alle 14 del 3 novembre: come prevedono le dovute garanzie per la libertà personale, la giustizia è stata velocissima nei confronti del 21enne albanese H.E., che, dopo aver rischiato di far finire fuori strada una gazzella dei carabinieri, e aver tentato di forzare l’abitazione di un casalino, queste sono le accuse, ha avuto la sola misura cautelare dell’obbligo di firma.
Tre volte la settimana, il lunedì, il mercoledì e il venerdì, avrà tempo dalle 9 alle 10 del mattino per presentarsi in caserma dai carabinieri a Pavia e firmare un registro. Il giudice Angela Scalise però gli ha anche imposto il divieto di espatrio. Perché fra una ventina di giorni dovrà essere giudicato.
A procurargli un avvocato di fiducia, Fabrizio Aronica del foro di Pavia, è stato un altro albanese, G.B., regolare in Italia, imprenditore, che ha saputo dell’arresto del suo amico e gli ha anche messo a disposizione la propria abitazione, per dargli la possibilità di avere gli arresti domiciliari. L’albanese arrestato, a suo dire, è in Italia infatti da appena venti giorni. Cosa ci facesse alle due di notte in una strada del centro di Casalpusterlengo assieme ad altri due giovani, non ha voluto dirlo: in aula, durante l’udienza di convalida dell’arresto di ieri mattina, si è avvalso della facoltà di non rispondere. I carabinieri del Norm di Codogno, ricevuta la segnalazione di sconosciuti che cercavano di violare l’abitazione di A.G., avevano intercettato la Citroen Saxo dei tre ladri in fuga, e, dopo un pericoloso inseguimento sulla “Mantovana”, l’utilitaria si era ribaltata. Miracolosamente illeso, era stato arrestato solo il 21enne, riconosciuto come il conducente, e accusato per questo di resistenza a pubblico ufficiale, oltre che di tentato furto. Gli altri due erano fuggiti e il 21enne sembra non abbia fatto nomi, in caserma. Sulla vettura non mancava un set completo di ferri da scasso.
Ora si indaga proprio sulla macchina, un modello della fine degli anni Novanta, che risulta intestata a un italiano, ma di cui non era mai stato denunciato il furto. E si indaga anche sul 21enne, assolutamente incensurato e senza precedenti, nemmeno una piccola denuncia: molto alto, magro e con i capelli quasi biondi, somiglia tanto alle descrizioni di ladri visti nelle scorse settimane in abitazioni del Lodigiano e del Sudmilano. Visto senza manette, ha una faccia da bravo ragazzo.
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