IL LUTTO Addio a don Peppino Barbesta, il prete degli ultimi. Domenica sera il Rosario

Il sacerdote 89enne, che aveva fondato il gruppo dei Lavoratori Credenti, si è spento sabato mattina a Retegno

Si è spento questa mattina, sabato 26 giugno, a Retegno all’età di 89 anni don Peppino Barbesta. Prete degli ultimi, don Peppino aveva fondato l’associazione dei Lavoratori Credenti, in prima linea in tante battaglie sociali.

Ordinato sacerdote nel 1954, don Barbesta fu parroco di Secugnago dal 1974 al 1990 e come detto fondatore nel 1976 dell’associazione di volontariato Lavoratori Credenti impegnata nel sostegno alle popolazioni sofferenti della Romania, della Bulgaria, dell’Albania, dell’Ucraina e della Bosnia, quindi di Jenin, in Cisgiordania, ma anche dell’Africa.

I consigli di fabbrica e gli aiuti portati ai terremotati a seguito dei sismi del Friuli nell’anno 1976 e dell’Irpinia nel 1980 sono stati solo l’inizio di un impegno senza sosta che di fatto prosegue tuttora. Negli anni Ottanta, in particolare, i “Tir della Solidarietà” organizzati da don Peppino e dai Lavoratori Credenti verso la Polonia, a quel tempo travagliata da profondi mutamenti politici, sociali ed economici, oppressa dal regime, hanno rappresentato un gesto di straordinario coraggio ed abnegazione nell’aiuto. Nel successivo decennio, l’opera è stata poi estesa alle popolazioni sofferenti della Romania, della Bulgaria, dell’Albania, dell’Ucraina e della Bosnia, allora dilaniata da un’atroce guerra. Più recenti, la costruzione dell’asilo di Jenin, in Cisgiordania.

Il prossimo 20 luglio avrebbe compiuto i 90 anni.

Domenica sera alle 21 a Retegno verrà recitato il Rosario a suffragio di don Barbesta. L’iniziativa è promossa dai Lavoratori credenti, dall’Ufficio diocesano di pastorale sociale e dagli amici, con la disponibilità della parrocchia di Retegno. Previsti cinque interventi a tema: don Peppino e la fede, don Peppino e gli amici, don Peppino e la famiglia, don Peppino e il lavoro, don Peppino e gli ultimi.

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