Cronaca / Basso Lodigiano
Martedì 05 Luglio 2011
Il medico accusato di violenze:confermati ancora gli arresti
I difensori dello psichiatra 55enne di Lodi che era stato arrestato, e posto ai “domiciliari”, il 2 maggio scorso si sono appellati una seconda volta al tribunale del Riesame di Milano, dal quale ieri mattina risulta sia arrivata una chiara bocciatura alle loro istanze di mitigazione o annullamento della misura cautelare applicata dal gip di Lodi Isabella Ciriaco. Secondo i giudici milanesi vi sarebbero a carico del medico «gravi indizi di colpevolezza», uno dei requisiti richiesti dalla legge per una privazione della libertà personale prima del giudizio. Il difensore del medico, avvocato Maria Teresa Zampogna di Milano, anche in questa occasione preferisce non rilasciare dichiarazioni e ovviamente anche presso la procura della Repubblica di Lodi le bocche sono più che cucite sul caso. Lo psichiatra, a lungo in servizio per l’Azienda ospedaliera di Lodi, che dopo l’arresto l’ha sospeso in attesa che si faccia chiarezza su quanto accaduto, era stato impegnato in strutture della psichiatria a Lodi e, negli ultimi tempi, a Codogno. Proprio qui, stando alle indagini che lo vedono accusato di violenza sessuale ai danni di una 21enne e di un’altra donna di poco più grande, sarebbe venuto in contatto con due pazienti in cura per depressione, e con le quali, stando alle loro denunce, il medico avrebbe intrecciato una relazione sentimentale. Che però, dopo che in autunno prima una, poi l’altra ex paziente si erano rivolti ai carabinieri, sono ora l’oggetto dell’accusa al medico. Nessuna violenza fisica, solo, secondo la procura, una condizione di inferiorità psicologica delle donne nei confronti del medico, tale da configurare l’ipotesi di una non piena libertà delle ragazze di sottrarsi alla relazione con il medico. L’arresto era stato annullato una prima volta dal Riesame per un vizio di forma, e il gip aveva reiterato l’ordinanza integrando gli atti. Intanto la procura ha negato all’Ao l’accesso ai documenti del fascicolo perché l’indagine è ancora in pieno svolgimento.
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