Il “super” spaventa i commercianti

C’è l’ombra di un nuovo supermercato a Castiglione, dove fra i commercianti sta già salendo l’agitazione. Il rischio è che l’apertura di un nuovo market oscuri quei piccoli negozi di vicinato che ancora caratterizzano la comunità castiglionese. Di fatto non esiste nessun progetto presentato agli uffici comunali, ma un operatore del settore si è detto interessato a valutare l’apertura di un supermercato. Da qualche settimana le voci sull’arrivo della grande distribuzione si sono fatte sempre più insistenti, ma non si tratta solo di chiacchiere. «In effetti un operatore ci ha contattato, - ha spiegato il vicesindaco Franco Bassanini - perché interessato all’apertura di un supermercato, una volta vagliate anche le disponibilità dei terreni su cui poterlo realizzare». Fra le più papabili ci sarebbero l’area nei pressi del distributore Tamoil e la zona industriale- commerciale vicina alla cosiddetta rotonda Pancotti. «Mi preme precisare però che non esiste nessun progetto presentato in Comune - ha continuato -, ma che si tratta solo di una manifestazione di interesse». «Come amministrazione comunale però abbiamo ritenuto corretto informare subito le associazioni di categoria (Confartigianato ed Ascom) - ha precisato Bassanini - per poterci confrontare su quella che ad oggi resta, ribadisco, un’ipotesi». Un’eventualità che fra i commercianti però ha già cominciato a destare preoccupazioni. «Nonostante per il momento sia solo un’ipotesi - ha confermato il segretario generale di Ascom Isacco Galuzzi - fra i nostri operatori c’è già grande agitazione». «Credo sia opportuno che si apra subito un dialogo fra noi e l’amministrazione comunale - ha proseguito - per le ripercussioni negative che l’eventuale apertura di un supermercato di ragguardevoli dimensioni potrebbe avere sul commercio di Castiglione, paese in cui sono presenti diversi negozi di vicinato, a differenza di altre comunità dove sono quasi scomparse». «La domanda che ritengo occorra porsi è: vogliamo che anche Castiglione diventi un paese fantasma?” - ha affondato Galuzzi - Purtroppo le scelte di politica economica operate negli ultimi anni da alcuni Comuni, in cui sono stati aperti numerosi supermercati di medie e grandi dimensioni, hanno messo in discussione la presenza dei negozi, forse anche di fronte a guadagni a breve termine, immediati».

Nonostante la crisi e il proliferare degli ipermercati in tutta la Bassa, Castiglione ha mantenuto una dimensione “a misura di cittadino”. Su tutto il territorio comunale, le attività, fra negozi, servizi e bar, sono oltre 50 (compreso un piccolo supermercato presente da oltre dieci anni).

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