Incidente mortale a Codogno:la vittima è un centauro 38enne

«Vado e torno». Così aveva detto Paolo Stella ieri alla moglie Elena prima di uscire di casa, e da lei e dal figlio di cinque anni stava tornando quando si è schiantato con la sua moto contro un’auto che proveniva dalla direzione opposta, sulla provinciale 591 alle porte di Codogno. Il 38enne di Castiglione d’Adda è morto sul colpo, all’arrivo dei soccorritori il suo cuore aveva già smesso di battere. Arresto cardiaco. L’incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno appena superata la curva di fronte cascina Schiappetta, nel punto delineato dal vecchio Madonnino. Il motociclista era alla guida di una Honda Hornet 600, viaggiava in direzione Castiglione e dietro di lui lo seguiva l’amico Accursio Sala su una Ducati Monster 600. Erano andati insieme a Codogno per fare un giro di nemmeno un’ora e stavano già facendo rotta verso casa. A pochi chilometri da lì, dopo aver svoltato a destra, Stella ha però incrociato una Ford Focus con al volante il 47enne di Codogno G. C. e gli è finito letteralmente addosso. Lo scontro è stato violentissimo, Stella è volato nel fosso a margine della carreggiata parecchi metri oltre la moto scivolata con lui giù dalla scarpata, mentre la Focus è carambolata lungo una diagonale tagliante la riga continua. Il fuori pista non ha risparmiato neppure Sala, il motociclista s’è trovato l’utilitaria a un palmo dal naso, vi ha cozzato contro ed è stato catapultato via dalla sella. La sua Ducati piroettata una cinquantina di metri avanti, sul lato opposto a quello dove è atterrato l’amico. Un triangolo mortale, le due motociclette ai margini e l’automobile al centro. Riuscire a frenare la corsa della Ford è stato del resto impossibile. Nel momento stesso del crash il mozzo anteriore con il pneumatico e l’attacco delle sospensioni si sono staccati dalla vettura, che senza più un appoggio ha strisciato con la ruota destra sulla banchina raspando via l’erba. Quindi si è imbarcata su un fianco per riappoggiare un’altra volta a terra. Il codognese ha provato a tenerla ma lo sterzo era semplicemente bollito e non ce l’ha fatta. Il fanale e decine di altri pezzi sbrecciati della carrozzeria hanno disegnato la folle scia seguita dal veicolo, fino al punto in cui non si è arrestata col muso rivolto verso la cappelletta. Sotto il sole fatale, la Pietà all’ombra del Madonnino faceva a pugni con il brillio del parabrezza ridotto in frantumi. Un miracolo che il conducente non si sia fatto niente.

Non è andata così invece per Paolo Stella, la collisione l’ha dilaniato e il personale della Croce Rossa di Codogno con il medico del 118 inviati in soccorso non hanno potuto che constatarne il decesso. Si sono calati nel fosso e ne hanno recuperato il corpo, sotto gli occhi atterriti della moglie Elena Tosetti che nel frattempo era giunta con il figlio sul posto.

Così, mentre una parte dell’equipaggio si preoccupava di comunicarle l’impietosa morte del marito, gli altri soccorritori hanno prestato le prime cure a Sala e all’automobilista codognese: per loro solo contusioni e lo shock incancellabile di quel che è successo.

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