La nipote di Giovanni XXIII a Senna

Giovanna Lozza si sta recando in bicicletta

a Roma con il marito

per il cinquantenario

della morte dello “zio”

Per lei era semplicemente lo “zio”, per il mondo intero Papa Giovanni XXIII. Nel cinquantenario dalla morte di Angelo Giuseppe Roncalli, eletto al Soglio Pontificio come Papa Giovanni XXIII, sabato mattina la nipote Cecilia Lozza ha fatto tappa con il marito a Senna Lodigiana. Partiti in bicicletta da Sotto il Monte, paese natale del pontefice dove anche Cecilia e il marito vivono, i coniugi intendono recarsi a Roma per pregare sulla tomba di papa Roncalli.

Percorsi 85 chilometri in sella alla loro bici, si sono trovati così per caso a Senna Lodigiana, dove c’era ad accoglierli Giovanni Favari, presidente della Compagnia di Sigerico e responsabile dell’Ostello del Pellegrino. «La signora Cecilia è un ospite illustre - ha detto Favari -. Siamo orgogliosi di accoglierla con il marito in questo cammino spirituale, che li porterà a Roma dove riposa Papa Giovanni XXIII. Mi hanno donato alcune cartoline con il timbro del 50esimo, le conserverò con cura». Dopo una doccia , i coniugi hanno cenato in compagnia di Favari, della moglie Caterina e dell’ospitaliero Bruno, quindi si sono fermati a fare due chiacchiere prima di andare a dormire.

Tra i due pellegrini e gli ospitanti si è creata subito una bella sintonia: «Abbiamo trovato un’accoglienza incredibile - ha commentato Cecilia -. Siamo davvero stupiti. Non appena arrivati a Senna ho avuto bisogno di andare in farmacia per un eritema e la farmacista è stata gentilissima, per non parlare di Favari che si è fatto in quattro per farci sentire a casa. Ma anche passeggiando in strada, la gente è stata molto cordiale». Sabato mattina lei e il marito sono partiti da casa intorno alle 11, il tempo d’infilare le ultime cose nei bagagli, e poi via. Con alle spalle una notte di lavoro in fabbrica, ma in corpo l’entusiasmo che cancella ogni fatica.

Cecilia fa l’operaia in uno stabilimento tessile della bergamasca, un mestiere semplice che ricorda le origini umili di quello zio diventato inaspettatamente Papa. Di lui Cecilia ha sentito solo raccontare, essendo piccolissima quando il “Papa Buono” si spense il 3 giugno del 1963. All’epoca la nipotina aveva solo un anno.

«Mia madre era sorella di Papa Giovanni - ha ricordato Cecilia -. A cinquant’anni dalla sua morte mi è sembrato giusto ricordarlo andando sulla sua tomba». Ieri lei e il marito hanno ascoltato messa a Senna Lodigiana, hanno salutato Favari con un «arrivederci» e solo poi si sono rimessi in marcia.

Laura Gozzini

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