
Cronaca / Basso Lodigiano
Mercoledì 18 Dicembre 2013
La Tac si rompe per la seconda volta
A meno di 24 ore di distanza è andata ancora in tilt, i tecnici dovranno sostituire la scheda; la macchina che ha solo 7 anni sarà sostituita tra 2015 e 2016
A distanza di meno di 24 ore la Tac 16 strati dell’ospedale di Codogno si è rotta una seconda volta. I pazienti in attesa sono stati rinviati ad una nuova data. Le urgenze e i politraumatizzati, invece, sono stati indirizzati all’ospedale Maggiore di Lodi.
Lo scorso venerdì pomeriggio, la Tac dell’ospedale civico, una macchina Philips del 2006, era andata in tilt e lunedì mattina, alle 10, è stata riparata. Ieri, invece, intorno alle 9, si è bloccata un’altra volta. Il personale ha allertato ancora “Tecnologie sanitarie”, la quale a sua volta ha inviato sul posto i tecnici della casa produttrice. Questa mattina gli operatori Philips hanno promesso che la scheda in questione verrà sostituita.
«Tutti gli interventi sulle tac sono definiti d’urgenza - spiega il primario della radiologia Carlo Sabbia -. Venerdì pomeriggio la Tac si è rotta una prima volta. I tecnici sono intervenuti lunedì, perché sabato e domenica la manutenzione non viene effettuata. È normale, anche negli altri ospedali è così, tranne che in casi eccezionali. Così come è normale che i malati siano inviati a Lodi e non a Casale. La radiologia di Casale e Sant’Angelo lavorano dal lunedì al venerdì. I due ospedali periferici, infatti, non sono dotati né di pronto soccorso, né di rianimazione. La Tac di Casale, poi, è una monostrato che può fare solo gli esami più semplici, è lenta e per i politraumatizzati non va bene. Solo alcuni esami vengono spostati su Casale, per gli altri è Lodi che fa da vicaria. I tecnici hanno resettato la macchina e hanno detto di provare a farla funzionare così. Se avesse avuto altri problemi avrebbero dovuto sostituire la scheda. La Tac ha lavorato nel pomeriggio dello stesso giorno, recuperando i 4 esami in sospeso ed è rimasta in funzione fino a questa mattina (ieri, ndr). Tra le 9 e le 9.30 si è fermata un’altra volta. “Tecnologie sanitarie” ha mandato ancora i tecnici della Philips. La promessa è che domani (oggi, ndr) la scheda sarà sostituita. Mi auguro che ci restituiscano l’apparecchio nel più breve tempo possibile. Alcuni esami erano stati effettuati, i 6 pazienti che dovevano sottoporsi a Tac con liquido di contrasto, invece, saranno trattati nell’arco delle 48 ore, a partire dal momento di restituzione della macchina».
A Codogno, aggiunge Sabbia, vengono effettuati «25 esami circa al giorno, ma non abbiamo né liste d’attesa ambulatoriali, né liste per i pazienti interni».
Le Tac come quella dell’ospedale civico diventano vecchie quando hanno 10 anni.
L’Azienda ospedaliera ha nel suo cronoprogramma la sostituzione della Tac di Codogno tra 2015 e 2016. Per quella di Casale, invece, i tempi sono più stretti. Nei primi 6 mesi del 2014, infatti, è prevista una nuova Tac specializzata per i trattamenti della radioterapia. L’innovazione tecnologica arriva però in concomitanza con lo spostamento del primario Carlo Soatti a Lecco. Una recente delibera lo manda, infatti, in comando fino al 2016, a fare il primario facente funzioni nella radioterapia dell’ospedale da lui stesso fondata alcuni anni fa insieme ad Alessandro Colombo, fratello del giudice Gherardo, e altri due dottori (Luigi Palmieri e Franco Placa). «Vengo a Casale a giorni alterni - spiega Soatti -, ma il servizio va avanti e non chiude, così come non chiude l’ospedale».
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