«Lever venderà i suoi terreni a Elcon»

Verrà ceduta l’area per realizzare l’inceneritore

Unilever non chiude la porta al bruciatore Elcon, ma il comitato “Casale respira” non demorde e chiederà un incontro con i vertici italiani della multinazionale. Nelle passate settimane il comitato ha preso carta e penna e ha scritto all’amministratore di Unilever a livello mondiale, Paul Polman, mettendolo al corrente del progetto di insediamento di un impianto di trattamento rifiuti liquidi con bruciatore predisposto dalla società Elcon su un terreno che acquisterà proprio dalla multinazionale olandese. «Siamo rimasti sorpresi dalla notizia che Unilever, dopo tutte le sue campagne per lo sviluppo sostenibile, abbia intenzione di avvallare un tale insediamento - si legge nella lettera del comitato “Casale respira” -. Conosciamo il suo forte e personale impegno per la politica di sostenibilità ambientale di Unilever e avremmo piacere di incontrarla per discutere di questo problema vitale per il nostro territorio».

Nella lettera, inoltre, il comitato spiega la natura dell’impianto Elcon e illustra la già critica situazione del Lodigiano in termini di malati di tumore, ricordando la preoccupazione e la contrarietà della popolazione e delle istituzioni locali. Al comitato ha risposto invece l’amministratore internazionale James Hill, presidente di Unilever Italia, che ha chiarito i termini dell’accordo con Elcon e la disposizione della multinazionale rispetto alla vicenda. «L’accordo per la vendita del terreno alla Elcon è stato raggiunto sulla base di un impegno di utilizzo per un progetto per il trattamento delle acque - risponde tra l’altro James Hill -. Elcon sta conducendo delle consultazioni con le autorità locali per l’ottenimento delle autorizzazioni previste a norma di legge, per assicurare la piena soddisfazione a tutte le parti interessate. Unilever può cedere la proprietà ad Elcon soltanto se le autorità regionali e provinciali competenti decideranno di concedere le autorizzazioni. Sono fiducioso che il processo per l’ottenimento delle autorizzazioni si baserà su un’analisi rigorosa e trasparente della proposta di utilizzazione del terreno da parte di Elcon, rispettando gli interessi e i diritti di tutti». Unilever, dunque, non attuerà ostruzionismo al progetto, rimettendosi al parere tecnico-amministrativo degli organismi competente. La risposta, però, non convince il comitato, anche perché Unilever è impegnata in una campagna di sensibilizzazione per arrivare a dimezzare le proprie emissioni entro il 2020. Un controsenso rispetto al possibile insediamento dell’impianto Elcon.

Per questo “Casale respira” proporrà di invitare ufficialmente il presidente di Unilever Italia Hill al tavolo tecnico congiunto con Provincia e Comune che si aprirà mercoledì. Perde consistenza invece l’ipotesi di una manifestazione davanti i cancelli dello stabilimento della multinazionale sabato 10: il previsto open day per le famiglie dei dipendenti, che avrebbe costituito un pubblico d’eccezione per la protesta, è stato rinviato a data da destinarsi. Nella scelta del rinvio avrebbero giocato un ruolo decisivo i tragici avvenimenti di fine agosto, con la morte di Silverio Peviani, dipendente da 30 anni, e della moglie Luisa Dametti.

Andrea Bagatta

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