L’inquinamento dell’aria alle stelle

Neve e pioggia non riescono ad abbattere le polveri sottili

Neanche neve e pioggia adesso abbattono lo smog. E così domenica, nonostante i fiocchi di neve misti ad acqua caduti copiosi anche in città, le famigerate polveri sottili (Pm10) sono restate comunque fuorilegge: 53 microgrammi per metro cubo d’aria, oltre la soglia limite dei 50 microgrammi prevista per legge. Risultato: a Codogno anche febbraio è risultato mese ammorbato dall’inquinamento, come confermano i dati della centralina di rilevazione della qualità dell’aria che si trova in viale Trento e che fa capo all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Le ultime rilevazioni consultabili sul sito dell’Arpa partono dal 10 febbraio e vedono una infilata di giornate ben al di sopra dei limiti consentiti per il Pm10: 73 microgrammi il 12 febbraio, 67 microgrammi il 13 febbraio, 90 microgrammi il 14 febbraio, 141 microgrammi il 15 febbraio, 143 microgrammi il 16 febbraio, 112 microgrammi il 17 febbraio. E poi ancora 82 microgrammi il 18 febbraio, con polveri sottili ancora fuori limite il 19 e 20 febbraio (77 e 95 microgrammi). Solo il 21 e 22 febbraio i codognesi hanno potuto respirare aria più pulita, con il Pm10 finalmente sceso a 14 e 32 microgrammi. Ma la tregua è durata pochissimo, visto che sabato gli inquinanti rilevati avevano già toccato quota 55 microgrammi. Sicuramente di attualità, la questione terrà banco anche nel consiglio comunale fissato questo giovedì 28 febbraio (inizio ore 19), sollecitata da una interrogazione presentata dal gruppo consigliare della Lega nord “Prima i cudugnin”. «I dati della centralina Arpa posizionata in città riportano dati allarmanti sull’andamento del Pm10 nell’ultimo mese», sottolineano i leghisti che chiedono alla giunta comunale del sindaco Vincenzo Ceretti «se ha il controllo dei dati relativi al Pm10 e dagli altri parametri di controllo della qualità dell’aria». Sempre alla giunta, la Lega chiede «quali soluzioni intende adottare nel breve e nel lungo periodo al fine di migliorare la qualità dell’aria, in particolar modo per i soggetti da considerare più a rischio come bambini, anziani, personale in servizio sulle strade come gli agenti della polizia locale o gli operatori dell’Asm». E ancora: «Quali strategie preventive e informative l’amministrazione ha adottato o intende adottare per la tutela della loro salute di questi soggetti a rischi? E per il futuro - così ancora la Lega - quali provvedimenti si intendono adottare per contribuire a tenere sotto controllo la qualità dell’aria?».

Lu. Lu.

© RIPRODUZIONE RISERVATA