Maroni a Maleo: «Le risorse in Regione ci sono, basta essere svegli»

Taglio del nastro con il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni a Maleo dopo la riqualificazione di piazza XXV aprile e dell’arco Trecchi. «Anche i piccoli comuni meritano attenzione e rispetto da parte di chi governa – ha dichiarato Maroni -, dunque ascoltare e fare, questo è il metodo da portare avanti; ai sindaci dico che abbiamo diverse risorse disponibili in Regione per realizzare opere – ha esortato il governatore -, ma bisogna essere svelti e capaci».

Da qui il plauso di Maroni al Comune di Maleo che, come ricordato dal consigliere regionale Pietro Foroni, già sindaco di Maleo, «è riuscito ad accaparrarsi sia i finanziamenti del bando statale Seimila campanili (900 mila euro, di cui 600 mila usati per la piazza, gli altri per via Galilei e il percorso ciclopedonale di via Roma), grazie all’impegno del vicesindaco Francesco Bergamaschi e degli uffici partecipando con successo al click day del bando, sia il cofinanziamento di Regione Lombardia (30 mila euro), per il restauro dell’arco Trecchi, un progetto portato avanti dall’assessore Alessandro Canevari nell’ambito del Distretto dell’attrattività». L’onorevole lodigiano Guido Guidesi ha commentato: «Questi risultati certificano che quando le comunità si impegnano nella loro autonomia realizzano il meglio». Il sindaco di Maleo Giuseppe Maggi (affiancato da numerosi colleghi della Bassa) ha sottolineato i particolare il significato della riqualificazione della piazza: «Abbiamo voluto trasformare questo luogo da indifferenziato, in uno spazio pubblico riconoscibile, rafforzando il suo valore di piazza, sia dal punto di vista dello spazio che dell’illuminazione senza gravare sulle tasse e sui malerini; tra gli elementi principali dei lavori – ha precisato – rientrano la pavimentazione con porfido e lastre di pietra di Trani, il rifacimento dei sotto servizi, gli arredi urbani, l’illuminazione omogenea ed inoltre è stata risolta la pedonalità difficoltosa con l’attuazione di spazi protetti».

Il parroco don Enzo Raimondi ha quindi ricordato che «la piazza è il luogo della convergenza, delle relazioni che costituiscono e costruiscono un paese, di quell’inclusione sociale per cui Papa Francesco invita a non costruire muri o frontiere, ma piazze».

I discorsi hanno fatto seguito alla benedizione da parte di monsignor Iginio Passerini, vicario foraneo di Codogno, che ha presieduto la Santa messa, animata dal coro, intervenendo al posto del vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti, influenzato.

La cerimonia è partita dall’arco Trecchi, dove il presidente Maroni è stato ricevuto sulle note del corpo bandistico di Maleo, fermandosi poi a bere un caffè al bar fra i malerini, prima dell’inizio della celebrazione, seguita dal taglio del nastro, a cui hanno partecipato numerose autorità civili e militari, fra cui il questore di Lodi Giovanni Di Teodoro, il comandante provinciale della guardia di finanza Massimo Benassi, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Vittorio Carrara, il delegato della Provincia di Lodi Angelo Caperdoni.

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