(Ore 15.50) Dai primi accertamenti allo stabilimento Inalca, risulterebbe che la causa dell’ingente rogo di ieri risieda in un corto circuito al motore elettrico di un camion, uno degli otto automezzi frigoriferi andati in fiamme nel piazzale di sosta dello stabilimento e collegati alle prese elettriche necessarie per alimentare gli impianti di refrigerazione durante la notte. Lo ha comunicato la società, che sottolinea come nessuna persona sia rimasta ferita o intossicata e come l’impianto non abbia avuto alcun danno, tanto che «l’attività produttiva non ha subìto alcuna interruzione e prosegue con piena regolarità». «Sono stati attivati anche gli appositi impianti di sicurezza per evitare qualsiasi impattoambientale» specifica l’ufficio stampa con una nota.(Ore 10.17) Ultimo sopralluogo dei vigili del fuoco di Lodi allo stabilimento Inalca, questa mattina intorno alle 9. Terminate le operazioni di spegnimento, ieri sera i pompieri erano tornati sul posto alle 21 e sono rimasti a presidiare il piazzale dove si trovano i camion bruciati fino alle 23. Assicurato che non vi fossero altri rischi, hanno fatto rientro alla centrale. Stamane i camion sono ancora lì, prima di rimuoverli bisognerà aspettare i periti dell’assicurazione che hanno il compito di quantificare i danni. Secondo una prima stima il valore dei mezzi si aggira intorno ai 300mila euro, quello della carne invece è imprecisato perché su ogni camion era caricata pezzattura diversa. In attesa dei periti, la zona interessata dall’incendio di ieri è stata delimitata con del nastro per impedirne l’accesso ed evitare pericoli.
Lunedì 27 agosto (Ore 23.15) Rientrato l’allarme incendio. Spente le fiamme che hanno divorato gli otto camion frigoriferi fermi nel piazzale, i pompieri al lavoro hanno proseguito con le operazioni di raffreddamento dell’area. Ora non resta che dissipare ogni dubbio sul fatto che sia stato un cortocircuito a provocare l’incendio. Per questo sono già al lavoro i carabinieri della compagnia di Codogno, sulla base dei rilievi eseguiti sul posto. Quanto al pericolo ambientale gli incaricati dell’Arpa hanno eseguito tutti gli accertamenti e sembrano esclusi danni.
(Ore 21.10) Il bilancio dell’incendio scoppiato nel piazzale Inalca è di otto camion frigoriferi e tonnellate di carne caricata sopra da buttare, un danno notevole ancora da quantificare. I mezzi erano già pronti per il trasporto, domattina gli autisti sarebbero passati a ritirarli alle 5. L’incidente ha messo in allarme operai e dirigenti dello stabilimento, sul posto sono arrivati i pompieri di Lodi, Casale, Sant’Angelo e Piacenza, i carabinieri della compagnia di Codogno con il capitano Rosario Giacometti, i responsabili dell’Arpa e dell’Asl di Lodi.
(Ore 19.50) Il rogo sta interessando otto tir in parte carichi di carne parcheggiati all’esterno del macello. Le cause del rogo sono ancora in fase d’accertamento. Fortunatamente non si segnalano feriti.
(Ore 19) Secondo le prime informazioni in arrivo dal luogo del rogo, le fiamme sono scoppiate all’interno del macello Cremonini dove starebbero bruciando alcuni camion per il trasporto delle carni. Anche a chilometri di distanza si può vedere una densa colonna di fumo nero.(Ore 18.45) In questi istanti nella zona industriale di Ospedaletto Lodigiano stanno convergendo diversi mezzi dei vigili del fuoco da Lodi, Milano e Piacenza per un grosso incendio che starebbe interessando un deposito di camion di un’azienda.
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