Ultimatum per 15 famiglie di bambini che utilizzano la mensa scolastica e che ancora non hanno saldato i debiti pregressi: ultima possibilità di chiarimento oppure saranno estromessi dal servizio. Il pugno di ferro dell’amministrazione nei confronti degli utenti morosi finora ha funzionato, con il recupero del 50 per cento circa dei crediti complessivi, circa 28 mila euro. I casi di morosità erano all’inizio una settantina.
«Molti hanno saldato la posizione, altri non usufruisco più del servizio e altri ancora hanno concordato piani di rientro per poter sanare la loro posizione - spiega l’assessore Fabio Grazioli -. Ricordo che il nostro obiettivo è sempre stato quello di aiutare le persone in difficoltà che vogliono usufruire del servizio e nel contempo certificare che nessuno faccia il furbo. Dobbiamo tutelare le persone che pagano regolarmente pur tra tante difficoltà».
Proprio per questo motivo non possono essere invece tollerate le situazioni ancora non sanate e per le quali le famiglie non hanno nemmeno dato segnali di aver compreso la problematica. «Abbiamo ancora circa 15 utenti, tutti stranieri, che hanno una situazione pendente - prosegue l’assessore -. Ho chiesto un incontro per poter risolvere il problema e sono in attesa di un riscontro. Dopo di che provvederò a sospendere il servizio a quegli utenti».
Rimane da capire come potrebbe essere messa in pratica concretamente l’inibizione al servizio per gli utenti morosi e recidivi, ma la volontà dell’amministrazione è chiara e l’assessore non sembra intenzionato ad aspettare ancora a lungo. I primi avvisi per sanare la posizione risalgono alla fine dell’anno scolastico precedente e da settembre tutte le famiglie con debiti pregressi sono state invitate a più riprese a chiarire la propria posizione per trovare una soluzione, il pagamento, anche rateizzato, oppure l’aiuto sociale, dove possibile e opportuno, oppure ancora il ritiro dal servizio, che non è obbligatorio.
Sul fronte scolastico poi l’assessore non manca di far notare gli investimenti arrivati in questi mesi sui vari plessi di Casale per una spesa complessiva di oltre 150 mila euro. Circa 60 mila euro sono andati al plesso Andena per la sistemazione dell’ingresso e la nuova fermata bus, con migliorie sull’illuminazione e sugli arredi, circa 80 mila euro sono stati destinati alla riqualificazione del cortile del plesso Scotti, con nuovo ingresso, spazio gioco e la piantumazione di un’area verde, e infine 6 mila euro sono andati al plesso di Zorlesco per la realizzazione del manto erboso sintetico per la materna. Infine, 10 mila euro all’Andena e 30 mila euro alla Scotti sono serviti per manutenzioni straordinarie.
«Sulle scuole non si interveniva da troppi anni, nonostante gli edifici necessitassero di interventi di messa in sicurezza - conclude l’assessore -. Come amministrazione, nonostante le note difficoltà di bilancio e i continui tagli dal Governo, abbiamo ritenuto che le scuole fossero un’assoluta priorità e negli ultimi mesi abbiamo molto investito».
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