Non ce l’ha fatta Mario Disingrini, il 66enne di Casalpusterlengo che domenica 2 febbraio era finito con la sua auto in un fosso lungo la via Emilia a Mairago restando intrappolato più di due ore. Per sette giorni ha lottato tra la vita e la morte in rianimazione a Lodi dov’era stato ricoverato, ma sabato è morto. Il giorno dell’incidente, Disingrini stava percorrendo la ss 9 alla guida della sua Punto quando un’auto in arrivo dalla direzione opposta gli ha tagliato la strada e per evitarla ha sbandato finendo nel canale. Con un polmone perforato in seguito all’urto e impossibilitato a muoversi per via della corporatura robusta, l’uomo non aveva potuto nemmeno recuperare il telefonino e chiedere aiuto, restando così immobile fino a che due tecnici Sal diretti al lavoro non si erano accorti di lui e avevano attivato i soccorsi. Estratto dalla macchina dai vigili del fuoco di Lodi, il 66enne era stato trasportato in ambulanza all’ospedale Maggiore, ma le sue condizioni erano subito peggiorate. Gli accertamenti medici avevano rilevato che un polmone era stato perforato dalla rottura di una costola rendendo necessario intubarlo, ma l’uomo era andato in arresto cardiaco.
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