Uccisa da una puntura d’insetto. Adele Moschetti, 64 anni di Cavacurta, è morta lunedì notte per lo shock anafilattico procurato dal veleno di una vespa o forse di un calabrone che l’ha punta mentre si trovava in vacanza a Ferriere. Lunedì mattina la donna aveva raggiunto dall’albergo il paese, con lei c’era la sorella e insieme stavano percorrendo una stradina del centro quando l’insetto le è volato addosso pungendola alla gola. Avvertendo il dolore, Adele è subito entrata in una caffetteria per chiedere aiuto, le era già accaduto una decina d’anni prima di svenire dopo che un insetto l’aveva punta e sebbene non le fosse più risuccesso la paura che potesse star male le era rimasta. I gestori del locale si sono affrettati a metterle dell’ammoniaca sul rossore al collo, quindi, allertato il 118, hanno fatto accomodare la donna ai tavolini all’aperto e le hanno preparato un caffè. Prima ancora che riuscisse a consumarlo Adele si è accasciata a terra, colta da arresto cardiaco. All’arrivo dell’elisoccorso che l’ha trasportata all’ospedale di Piacenza, la donna era già in coma. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, e i medici non hanno potuto far nulla per salvarla: Adele Moschetti si è spenta poco dopo la mezzanotte di lunedì. «E’ una notizia che mi lascia senza parole - ha commentato ieri il sindaco di Cavacurta Daniele Saltarelli -, conoscevo la signora Adele da quando ero bambino, suo nipote è un mio carissimo amico e con me si è sempre mostrata gentile. Una persona cortese». La famiglia Moschetti è di quelle storiche a Cavacurta, una famiglia vecchio stampo con un sacco di figli. Proprio come lo erano una volta: lei stessa, Adele, aveva sei fratelli e tra loro erano legatissimi. Spesso insieme, trascorrevano da una vita le vacanze nel solito posto: sull’Appennino piacentino, a Ferriere dove è avvenuto il tragico incidente. Un periodo di villeggiatura per staccare da casa e prima che andasse in pensione dal lavoro: Adele era stata operaia da Felisi a Codogno. Negli ultimi anni, dopo che nel 2003 il marito Gianmaria Borella era venuto a mancare, con lei partivano le sorelle, mentre le figlie Chiara e Serena tutte e due sposate e già mamme andavano a trovarla su in montagna qualche giorno e poi rientravano. Anche quest’estate era andata così, tra arrivi e partenze si erano ritrovati tutti un’altra volta insieme e un po’ alla spicciolata negli ultimi giorni erano tornati a casa. Adele sarebbe dovuta partire proprio ieri, lunedì però la sua vita è stata stroncata dalla banale puntura di un insetto. «Non riesco a credere che sia potuta succedere una cosa del genere - ha detto sommessamente un’amica di Cavacurta -, Adele in paese era conosciuta e benvoluta da tutti, c’è grande dolore per la sua morte». Questa mattina alle 10, nella parrocchiale di San Bartolomeo a Cavacurta, si terranno i funerali della donna. Dalla camera mortuaria dell’ospedale di Piacenza il feretro farà il suo arrivo direttamente in chiesa.
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