Due commercianti di Codogno truffati da uno straniero con il vecchio trucco dei 50 euro. A finire nel raggiro sono stati la storica pasticceria Cornali di via Roma e il bar Smart Cafè di via Dante, ma il malintenzionato ha tentato il colpo anche alla macelleria “da Nino”, sempre in via Dante, senza tuttavia riuscirci. L’uomo, uno straniero di origini slave arrivato in città su una vecchia Classe A, si è presentato mercoledì mattina da Cornali dicendo di voler comprare tre paste. Aveva modi gentili e con mille “grazie” e “per favore” ha fatto un’ordinazione da 3 euro consegnando alla commerciante una banconota da 50. Preso il resto di 47, mentre la donna si è spostata a digitare lo scontrino, il malintenzionato ha nascosto 20 euro per poi farle notare di averne ricevute indietro soltanto 27 e insinuando quindi che gli doveva i 20 mancanti. Naturalmente aveva fatto sparire la banconota da 20 per scucire il denaro alla vittima, che però sapeva per certo di non aver fatto errori. «Per combinazione avevo in cassa solo due 20 euro e le avevo date al cliente - ha racconto la donna -. Gliel’ho detto, ma poiché insisteva ho ripreso le paste e i 27 euro e gli ho ridato i suoi 50». Con i 70 euro in tasca il truffatore se n’è andato, per poi ripetere la stessa mossa in via Dante al bar Art Cafè. Qui gli è andata anche meglio. Dopo aver ordinato un bicchiere di “bianco” l’uomo ha sfoderato nuovamente i 50 euro posandoli sul bancone e la giovane barista gli ha dato il resto senza accorgersi che nel frattempo lo sconosciuto si era ripreso i suoi 50. A dire il vero il truffatore non le ha dato nemmeno il tempo: per distrarla ha iniziato a chiederle informazioni su dove potesse trovare un’agenzia Western Union per spedire denaro all’estero e la ragazza, ignara delle cattive intenzioni del truffatore, gli ha dato retta. È stata la madre, che nel momento in cui si è consumata la truffa si trovava in cucina, a mettere a fuoco com’erano andate realmente le cose: «Al bar c’erano anche due persone, eppure ce l’ha fatta sotto il naso - ha raccontato la barista -. L’assurdo è che si è ripresentato il pomeriggio, ero sola e quando mi ha chiesto una lattina da portare via e mi ha mostrato i 50 euro gli ho risposto che non avevo il resto da dargli, per cui se ne è andato. Puzzava di alcool, aveva bevuto». Prima di sparire l’uomo è entrato nella macelleria poco distante: la moglie del titolare però ha fiutato subito la trappola e il “furbetto” ha dovuto andarsene. Un commerciante ha registrato il numero di targa della Classe A dello slavo e l’ha riferito alla polizia locale e ai carabinieri di Codogno, che indagano.
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